- Ieri a Teheran, nell'ambito della missione di una delegazione della Regione Friuli Venezia Giulia in Iran in corso da domenica, si sono tenuti due incontri che la presidente dell'ente regionale italiano, Debora Serracchiani, ha definito «importanti per il Friuli Venezia Giulia e il porto di Trieste», ma «anche per tutto il nostro Paese». Serracchiani ha incontrato il presidente della società armatoriale Islamic Republic of Iran Shipping Lines (IRISL), Mohammed Saeedi, e Jalil Eslami, direttore generale per le Attività portuali della Ports & Maritime Organization (PMO), l'amministrazione marittima nazionale dell'Iran dipendente dal Ministero dei Trasporti.
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- Serracchiani ha sottolineato che si tratta di «cooperazioni che ritengo proficue anche per lo stesso Iran, in relazione al venir meno delle sanzioni». «Per il Friuli Venezia Giulia, poi - ha aggiunto - si tratta in qualche modo di recuperare un passato significativo di traffici dall'Iran verso lo scalo di Trieste: sarebbe un ritorno importante, per il nostro presente e soprattutto per il futuro del porto giuliano».
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- La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha specificato che IRISL appare interessata a soluzioni diverse rispetto al porto di Genova, «cercando - ha spiegato - nuove prospettive sull'Adriatico e, dunque, iniziando un dialogo con Trieste, con una possibile presenza diretta della compagnia iraniana nello scalo giuliano».
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- Nel corso della riunione con la PMO, sviluppatasi per una valutazione complessiva dell'incremento dei traffici commerciali tra i porti meridionali dell'Iran, in particolare Bandar Abbas sullo stretto di Hormuz, e Trieste, alla delegazione del FVG è stata espressa la positiva impressione delle autorità marittime iraniane sulle opportunità offerte dal porto di Trieste.
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- Serracchiani ha evidenziato il grandissimo interesse e l'estrema concretezza degli incontri, «e credo ha rilevato - che il porto di Trieste, come abbiamo valutato assieme al commissario dell'Autorità Portuale Zeno D'Agostino, abbia tutti i numeri per potersi qualificare come un punto di riferimento per uno sviluppo dei traffici iraniani verso l'Europa, in primis, il Centro e l'Est Europa, e il Mediterraneo».
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- Da parte sua il commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Trieste ha reso noto che «a breve potrebbe essere siglato tra PMO e porto di Trieste un memorandum of understanding per uno scambio reciproco di esperienze, best practice e competenze, finalizzato anche - ha precisato Zeno D'Agostino - alla formazione dei manager delle diverse realtà portuali iraniane nei settori dell'infrastrutturazione degli scali, l'attività di carico/scarico merci e passeggeri, le attività logistiche collegate alla portualità, i temi della sicurezza (safety & security), le attività antincendio».
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- «Siamo disponibili - ha confermato Jalil Eslami - a iniziare quanto prima queste collaborazioni tecniche con il Friuli Venezia Giulia e Trieste». A tal proposito uno schema di testo d'accordo è già stata abbozzato grazie alla collaborazione dell'Ambasciata d'Italia a Teheran, guidata da Mauro Conciatori.
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