- Ieri nella fortezza del Priamar a Savona, nell'ambito di un seminario sul tema “Energie compatibili per le città portuali: il sistema Savona”, è stato presentato uno studio di fattibilità relativo ad un progetto di sistema che risponda alle esigenze di maggiore compatibilità di tutte le attività legate al trasporto marittimo con la salvaguardia dell'ambiente, ricerca che è stata realizzata dall'Autorità Portuale di Savona in collaborazione con S.V.Port Service e il Campus universitario di Savona. Lo studio è propedeutico ad un progetto preliminare che seguirà nei prossimi mesi.
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- Il focus dello studio, illustrato da Federico Delfino e Mariano Rosasco, si basa sull'integrazione delle attuali tecnologie di distribuzione elettrica onshore con la realizzazione dell'infrastruttura necessaria per accogliere la prima nave passeggeri alimentata a LNG prevista a Savona a fine 2019. L' integrazione porterebbe alla realizzazione di un impianto utilizzabile in maniera continuativa, capace di fornire sia energia elettrica e termica in ambito portuale e sia il combustibile ai mezzi operativi e di trasporto terrestre dual fuel; il tutto coniugando i vantaggi per l'ambiente con la sostenibilità economica.
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- Il sistema potrà prevedere inoltre uno “Storage”, ovvero un impianto di accumulo di energia tramite batterie con il compito di ridistribuire l'energia accumulata da fonti rinnovabili e di fornirla in continuità in caso di mancanza totale o parziale di energia dalla rete.
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- Nel corso del seminario, introdotto dal sindaco di Savona, Federico Berruti, e dall'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Porti, Edoardo Rixi, Mariano Rosasco di S.V. Port Service ha spiegato che «l'obiettivo di questo studio è poter fornire alle nuove navi da crociera un combustibile pulito quale il gas metano. Questa - ha sottolineato - è una sfida, perché non ci sono porti attrezzati in Italia di questo tipo e dobbiamo cercare di essere i primi. Sfruttando questa possibilità noi saremmo in grado di consentire anche al porto e alle strutture ad esso limitrofe un miglioramento dal punto di vista ambientale, creando un sistema che può rifornire i mezzi portuali e produrre non solo energia elettrica, ma anche calore e raffrescamento. Come già affermato in precedenti convegni - ha ricordato Rosasco - con la produzione e l'accumulo di energia elettrica in porto in ausilio a quella fornita dalla rete potremmo anche essere in grado di far fronte alle richieste delle navi passeggeri predisposte all'allaccio elettrico onshore».
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- «Questo studio - ha ricordato il presidente dell'Autorità Portuale di Savona, Gian Luigi Miazza - è la concretizzazione di un impegno che ci eravamo presi mesi fa con operatori e cittadini. Contiene degli elementi di grande novità, sia dal punto di vista tecnologico che operativo. Savona - ha evidenziato Miazza - è sempre stato un porto molto sensibile alle tematiche ambientali, a partire dai primi anni del secolo scorso con l'impianto funiviario per il trasporto del carbone, tutt'ora funzionante ed ulteriormente migliorato con gli impianti del Terminal Alti fondali ed il relativo tunnel sottomarino di collegamento alla funivia. Già dal 1998 era presente a Savona per poi essere trasferito a Vado Ligure un impianto di alimentazione in media tensione per fornire energia elettrica ai traghetti in stazionamento. Nel 2006 è stato installato un primo generatore eolico da 6 kW sul tetto di un edificio portuale a cui sono seguite due altre installazioni da 20 kW sul molo para flutti; tre impianti sperimentali che hanno portato un significativo apporto di conoscenza per la produzione di energia elettrica da aerogeneratori di piccola taglia. Ancora oggi sono fonte di studi da parte dell'Università di Genova. Nel 2010 il tetto del Palacrociere è stato rivestito di pannelli solari ottenendo un impianto da 121 kW e nello stesso anno sono state intraprese azioni che hanno portato all'attuale configurazione degli impianti di illuminazione, dotati di circuiti di parzializzazione, di sistemi discreti di lampade alimentate attraverso regolatori di tensione e di nuovi proiettori a led di grande potenza. Sempre a Vado, per la Piattaforma Multipurpose, verrà predisposta l'alimentazione elettrica per le navi porta container, impianto che affiancherà quello già citato e specifico per i traghetti Corsica Ferries in ormeggio prolungato. Noi cerchiamo di proseguire a migliorare le performance ambientali del nostro porto e anche quest'ultimo studio va in quel senso».
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- Federico Delfino, prorettore della Facoltà di Ingegneria ambientale del Campus universitario di Savona, ha specificato che «da parecchi mesi è in atto una collaborazione tra il nostro Campus e l'Autorità Portuale di Savona. Le emissioni - ha rilevato - sono un problema di tutti i porti italiani ed europei che devono adattarsi alle direttive con scadenze vicine. Attualmente ci sono due gruppi di lavoro presso il Mit e il MISE proprio per arrivare ad una definizione nazionale, da presentare in sede UE, delle norme che regolamenteranno la realizzazione delle sovrastrutture per i collegamenti onshore e per l'uso di GNL come carburante navale».
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- Intanto ieri il porto di Savona-Vado è stato visitato da cinque operatori del porto di Tianjin. Nella prima parte della mattinata la delegazione cinese, guidata dal presidente del porto di Tianjin Group, la signora Zhang Li Li, ha visitato il Terminal Crociere, le due stazioni marittime gestite da Costa Crociere e i servizi connessi alle operazioni portuali. La visita è proseguita all'interno dell'area portuale di Savona dove la delegazione ha potuto vedere da vicino l'attività alle banchine degli Alti fondali cui è seguita anche una visita presso i terminal operator che operano nel bacino savonese.
- Infine nella tarda mattinata, presso gli uffici di Vado Ligure, la delegazione cinese ha incontrato i rappresentanti di APM Terminals con l'obiettivo di approfondire il progetto della Piattaforma Multipurpose e il suo stato di avanzamento.
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