- L'Autorità Portuale di Livorno non consente ai traghetti della compagnia di navigazione tunisina Cotunav di approdare al Molo Italia. Il divieto segue la riunione di stamani della Commissione Consultiva, a cui il commissario dell'ente portuale, Giuliano Gallanti, ha chiesto un parere sulla decisione della Cotunav di trasferire i propri traffici dal terminal LTM sito alla Darsena n.1 portandoli al Molo Italia, lato nord, dove ha la concessione la società Scotto.
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- Nel corso della riunione è stato ribadito che il Molo Italia è destinato alla movimentazione dei prodotti forestali e non può essere stabilmente usato per altre tipologie di traffico, come stabilisce il Piano Regolatore Portuale approvato l'anno scorso che prevede di concentrare i rotabili nelle aree del porto industriale della Darsena Inghirami, oggi assegnata in concessione a LTM, e della prima metà della sponda ovest del Canale industriale, fino al limite delle aree in concessione a Sintermar.
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- «La filosofia del Piano Regolatore Portuale - ha ricordato il segretario generale dell'Autorità Portuale, Massimo Provinciali - è quella di spostare il traffico dei rotabili nelle zone periferiche del porto e decongestionare così il Varco Valessini e la viabilità interna. È quindi evidente l'incompatibilità con tali previsioni di un traffico extra-Schengen che genera oltre 14.000 trailer all'anno».
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- L'authority portuale ha sottolineato che la compagnia tunisina è un cliente storico del porto di Livorno, che scala con frequenza bisettimanale (ogni mercoledì e sabato) imbarcando e sbarcando principalmente rotabili e secondariamente container. Nel 2015 la Compagnie Tunisienne de Navigation ha movimentato a Livorno oltre 14.000 mezzi commerciali e 8.200 teu (oltre 6.000 contenitori) in import/export. Alla fine dell'anno scorso la società, tramite l'agenzia Austral, aveva disdetto il contratto con il suo terminalista di riferimento, LTM, decidendo di rivolgersi al concessionario Scotto per l'esercizio delle operazioni portuali di sbarco/imbarco.
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