- I deputati del Movimento 5 Stelle hanno depositato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a prima firma Luigi Gallo, circa il decreto legislativo che recepirebbe in senso restrittivo la direttiva UE ispirata alla Convenzione internazionale sui requisiti di addestramento e professionalità dei marittimi. Il M5S ha denunciato come «intollerabile la discriminazione professionale che i marittimi italiani rischiano di subire rispetto ai colleghi stranieri».
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- «Circa 60milalavoratori del mare italiani - ha spiegato Luigi Gallo - devono avere par condicio nel rinnovo del certificato IMO, l’Organizzazione Marittima Internazionale, in pratica la licenza che consente loro di andare per mare e che scadrà alla fine del 2016. Un nuovo decreto attuativo - ha precisato il deputato del M5S - prevedrebbe adesso che le procedure di rinnovo debbano essere presentate a partire dal terzo mese precedente alla scadenza del certificato. Si creerebbe così una paralisi degli uffici,costretti a smaltire un numero di pratiche di rinnovo enorme. Mentre, invece, i marittimi che possono definirsi in regola con le nuove norme internazionali potrebbero provvedere al rinnovo anche prima dei tre mesi, per rendere più fluido lo smaltimento delle pratiche».
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- «Inoltre - ha proseguito Gallo - il decreto porterebbe alla divisione della carriera del diporto da quella mercantile, benché solo quella mercantile sia riconosciuta a livello internazionale dall'IMO. Ciò significherebbe che chi ha avuto esperienza lavorativa solamente nel diporto si vedrebbe tolto il titolo mercantile».
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- «Il governo - ha sottolineato il deputato campano dei Cinquestelle - deve intervenire anche sul meccanismo per cui la scuola nautica italiana non è ritenuta adeguata alla formazione dei marittimi, i quali sono costretti a seguire ulteriori corsi a pagamento, mentre un titolo inglese, ad esempio, risulta accettato tout court nel nostro Paese. È una discriminazione inaccettabile. Il M5S continuerà a lottare a difesa delle nostre professionalità del mare».
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