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Il porto di Rotterdam chiude il primo trimestre 2016 con un traffico di 116,9 milioni di tonnellate (+0,2%)
Calo delle merci containerizzate (-3,1%) e delle rinfuse solide (-4,0%); in crescita le altre merci varie (+2,7%) e i carichi liquidi (+3,3%)
20 aprile 2016
Nel primo trimestre del 2016 il traffico delle merci movimentato dal porto di Rotterdam è rimasto pressoché stabile essendo ammontato a 116,9 milioni di tonnellate, con un lieve incremento del +0,2% rispetto a 116,7 milioni di tonnellate nei primi tre mesi dello scorso anno. Le merci allo sbarco sono ammontate a 82,2 milioni di tonnellate (+0,4%) e quelle all'imbarco a 34,8 milioni di tonnellate (-0,3%).
Il traffico containerizzato complessivo ha registrato una flessione del -3,1% essendo risultato pari a quasi 31,0 milioni di tonnellate rispetto a 32,0 milioni di tonnellate nei primi tre mesi del 2015. In termini di container da 20 piedi (teu) tale traffico è stato pari a 3.004.921 teu (-3,9%). L'Autorità Portuale di Rotterdam ha specificato che la flessione è attribuibile a sviluppi economici sfavorevoli in Cina, Russia e Brasile e alla minor quota di container vuoti imbarcati, in particolare di quelli spediti verso l'Asia (-14,5%), in parte a causa del rallentamento delle esportazioni cinesi. L'ente ha precisato che è stata invece rilevata una crescita dei traffico containerizzati con gli USA, il Regno Unito, l'Irlanda, la Spagna e il Portogallo.
Le altre merci varie hanno totalizzato una crescita del +2,7% a 6,6 milioni di tonnellate, di cui 5,4 milioni di tonnellate di rotabili (+1,8%) e 1,2 milioni di tonnellate di merci convenzionali (+6,7%).
In aumento anche il volume complessivo delle rinfuse liquide che si è attestato a 58,4 milioni di tonnellate (+3,3%), di cui 26,0 milioni di tonnellate di petrolio grezzo (+2,0%), 24,4 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (+7,0%), 142mila tonnellate di gas naturale liquefatto (-72,6%) e 7,8 milioni di tonnellate di altri carichi liquidi (+2,1%). L'Autorità Portuale ha rilevato che questo comparto ha beneficiato dei bassi prezzi del petrolio che ha determinato notevoli margini per le raffinerie, con una conseguente maggiore attività di raffinazione e di commercio di prodotti petroliferi.
Nel settore delle rinfuse secche sono state movimentate quasi 21,0 milioni di tonnellate di carichi, con una riduzione del -4,0% sui primi tre mesi dello scorso anno. Minerali e rottami ferrosi sono diminuiti del -6,1% a 7,8 milioni di tonnellate, mentre il carbone è cresciuto del +2,9% a 7,9 milioni di tonnellate ed è aumentato anche il traffico di rinfuse agricole che è salito del +1,2% ad oltre 2,5 milioni di tonnellate. Le altre rinfuse secche sono ammontate a 2,7 milioni di tonnellate (-18,6%). L'authority portuale ha spiegato che il calo dei minerali ferrosi è stato causato dalla notevole quantità di acciai cinesi riversata sul mercato europeo, mentre l'incremento dei volumi di carbone è stato effetto della decisione del gruppo ThyssenKrupp di concentrare il transito delle sue forniture di coke attraverso il porto di Rotterdam, effetto in parte bilanciato negativamente dalla cessazione dell'attività di due centrali elettriche a carbone e da un inverno estremamente mite che ha determinato una lieve contrazione delle importazioni di carbone.
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