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Nel 2017 è atteso un calo del -3,6% del traffico crocieristico nei porti italiani
Secondo Risposte Turismo, il totale si fermerà a 10,99 milioni di passeggeri rispetto a 11,40 milioni nel 2016
30 settembre 2016
Nel 2017 il traffico crocieristico nei porti italiani diminuirà del -3,6% attestandosi a 10,99 milioni di passeggeri rispetto al totale di 11,40 crocieristi atteso per quest'anno. La previsione è stata formulata da Risposte Turismo ed è contenuta nella nuova edizione del suo rapporto di ricerca Italian Cruise Watch che è stata presentata oggi alla spezia dal presidente della società, Francesco di Cesare, in apertura della sesta edizione della manifestazione Italian Cruise Day. È prevista anche una diminuzione degli scali di navi da crociera che saranno 4.754, con una contrazione del -4,8% rispetto a 4.994 previsti nel 2016.
In particolare, per i quattro porti di Savona, La Spezia, Palermo e Bari, rispettivamente quinto, settimo, ottavo e nono scalo nella graduatoria per traffico crocieristico previsto nel 2017, è atteso un volume di attività invariato rispetto a quest'anno con totali pari a 980mila, 540mila, 510mila e 480mila crocieristi. Per i primi quattro porti della classifica previsionale 2017, rispettivamente Civitavecchia, Venezia, Napoli e Genova, sono attese flessioni del traffico con totali pari a 2,2 milioni di crocieristi (-4,4%), 1,4 milioni (-12,5%), 1,0 milioni (-25,1%) e 1,0 milioni di crocieristi (-4,8%). Un calo è atteso anche per Livorno, sesto scalo portuale della graduatoria, con 700mila passeggeri movimentati (-11,4%), mentre sono previsti volumi in crescita nel decimo porto della classifica, Salerno, con 360mila passeggeri (+71,4%) e nei restanti porti crocieristici italiani che totalizzeranno oltre 1,8 milioni di passeggeri (+13,6%).
Risposte Turismo ha evidenziato che quella complessivamente prevista nel 2017 è una flessione del traffico crocieristico nei porti italiani che interrompe il biennio 2015-2016 di crescita consecutiva e che segna una nuova variazione negativa così come accadde nel 2014 e nel 2012. La società ha rilevato inoltre che se nel 2017 il porto di Civitavecchia si confermerà al primo posto nazionale, ancorché in calo rispetto alle stime del 2016, seguito da Venezia che dovrebbe registrare il traffico più basso degli ultimi nove anni, il prossimo anno Napoli, storicamente terzo porto italiano, vedrà insidiata la sua posizione da Genova e Savona.
Relativamente all'intero bacino del Mediterraneo e ai volumi di traffico movimentati nel 2016, il report di ricerca evidenzia la presenza di ben cinque scali italiani nella classifica previsionale dei passeggeri movimentati nei primi 10 porti del Mediterraneo, a dimostrazione della centralità dell'Italia nel turismo crocieristico, con il 37,9% dei passeggeri e il 29,5% degli accosti nell'intero Mediterraneo. In particolare, con 2,3 milioni di passeggeri movimentati Civitavecchia si collocherà a fine 2016 al secondo posto alle spalle di Barcellona (2,6 milioni). Al quarto posto Venezia (1,6 milioni), al sesto Napoli (1,33 milioni), all'ottavo Genova (poco oltre il milione) e al nono Savona (980mila).
Anche quest'anno Italian Cruise Watch ha analizzato altri aspetti del comparto crocieristico. Per quanto riguarda le infrastrutture portuali si evidenzia, nel periodo 2006-2016, una crescita costante della modalità di ormeggio in banchina e in rada dovuta all'aumento del numero di navi presenti in contemporanea negli scali crocieristici, trend destinato a crescere anche nel 2017.
Inoltre, secondo Risposte Turismo, nel triennio 2014-2016 i principali porti crocieristici nazionali avrebbero investito nelle infrastrutture dedicate alla crocieristica una cifra che - per il report di ricerca - ammonterebbe a ben sette miliardi di euro e sarebbero in programma investimenti di pari valore anche per il prossimo triennio.
Con riferimento all'analisi degli itinerari e degli scali scelti dalle compagnie, a fine 2016 Civitavecchia si confermerà il porto individuato come destinazione dal maggior numero di compagnie di crociera che fanno scalo in Italia (circa due terzi), seguito da Venezia e da Napoli. La compagnia che, nell'anno in corso, ha fatto scalo nel maggior numero di porti (24) è stata Oceania Cruises, seguita da Silversea Cruises (23) e Costa Crociere (21).
In merito alle stime 2016 e alle previsioni 2017 relative all'andamento del fatturato degli agenti di viaggio che operano in Italia generato dal solo prodotto crociera, l'edizione di Italian Cruise Watch presentata questa mattina alla Spezia mostra, per il terzo anno consecutivo, segnali di ottimismo, a dimostrazione dell'importanza del comparto all'interno della macroindustria crocieristica. Circa l'81% degli intervistati stima infatti a fine anno una stabilità o un incremento del proprio giro di affari generato dal solo prodotto crociera, percentuale che, nelle previsioni 2017, sale di circa nove punti, attestandosi al 90,6%. Il rapporto denota inoltre come, rispetto all'anno in corso, per il 2017 sia attesa una diminuzione della percentuale degli agenti di viaggio che prevedono un calo (9,4% contro il 18,8%) e una crescita di chi, invece, stima un aumento del proprio giro d'affari generato dal solo prodotto crociera (52,1% contro il 45,8%).
L'approfondimento monografico dell'ultima edizione di Italian Cruise Watch è dedicato alla portualità crocieristica minore in Italia, ovvero i numerosi scali che nel 2015 hanno accolto meno di 50mila passeggeri. Dall'analisi emerge come, a dispetto di un'incidenza molto contenuta sul totale del traffico crocieristico nazionale (con 422mila crocieristi movimentati e un peso pari a circa il 4%), gli scali considerati nell'indagine (39) abbiano registrato oltre 1.000 toccate nave complessive in Italia (il 21% su scala nazionale). Il report mostra inoltre come la movimentazione passeggeri in tali porti abbia una stagionalità più accentuata rispetto alla media nazionale, concentrandosi tra i mesi di aprile e novembre con un picco a luglio.
Soddisfazione per i dati diffusi da Risposte Turismo, che confermano il consolidamento della crescita del porto di Savona nel settore crocieristico e il rilevante ruolo dell'intera portualità ligure nel comparto, è stata espressa dal presidente dell'Autorità Portuale dello scalo ligure, Gian Luigi Miazza, che ha sottolineato come ««le previsioni per il 2017 siano ugualmente confortanti e prevedono una crescita che dovrebbe portare i porti liguri attorno ai 2, 500 milioni di crocieristi. Nonostante previsioni internazionali indichino un lieve decremento del numero di passeggeri sulle rotte del Mediterraneo - ha rilevato - i nostri porti rimangono una prima scelta importante per chi va in crociera e sceglie di viaggiare in primavera e autunno».
Anche il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, ha rimarcato che «in materia di crociere e di portualità, Savona ha molto da dire: a parlare - ha osservato - sono i numeri, che confermano il nostro porto come uno degli scali più importanti d'Italia e di tutto il Mediterraneo. Stiamo lavorando, in sinergia con l'Autorità Portuale, la Regione Liguria, la Camera di Commercio, Costa Crociere e con tutte le realtà coinvolte - ha concluso Caprioglio -per sviluppare ulteriormente la vocazione turistica della città, dando vita a progetti per far conoscere Savona e il suo patrimonio storico, culturale, artistico, enogastronomico e commerciale a un numero sempre maggiore di turisti da tutto il mondo».
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