Venerdì a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è tenuto un incontro per analizzare le principali criticità ancora esistenti nella fase conclusiva di adeguamento delle certificazioni dei lavoratori marittimi in conformità alla Convenzione STCW (Emendamenti Manila 2010). Alla riunione erano presenti i rappresentanti delle associazioni armatoriali Confitarma e Fedarlinea e delle segreterie nazionali dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisle Uiltrasporti. Successivamente si è tenuto un secondo incontro con USCLAC-UNCDIM, UGL Mare e altre organizzazioni sindacali autonome.-
- Confitarma e Fedarlinea hanno reso noto che particolare attenzione è stata rivolta all'esigenza di consentire a tutti i marittimi di ottenere l'adeguamento dei certificati di competenza nei tempi stabiliti, anche al fine di evitare problemi gestionali alle compagnie di navigazione, nonché all'importante problematica concernente l'obbligatorietà dei corsi direttivi. Le due associazioni armatoriali hanno precisato che, secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ogni soluzione dovrà essere conforme alla normativa internazionale tenendo conto dei rilievi evidenziati negli ultimi anni dalla Commissione Europea.
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- In merito all'imprescindibile necessità di adeguare i certificati di tutti i marittimi nei tempi stabiliti, nel corso dell'incontro sono stati forniti chiarimenti per la corretta applicazione delle ultime circolari emanate dal Ministero.
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- Per quanto concerne la notevole mole di lavoro per l'adeguamento delle certificazioni, Confitarma e Fedarlinea hanno espresso apprezzamento per l'accoglimento da parte del Ministero e del Comando Generale delle Capitanerie di Porto della richiesta di potenziare ulteriormente le Capitanerie più impegnate e di consentire ai centri di formazione di aumentare il numero dei corsi e dei partecipanti. Inoltre, riguardo all'obbligatorietà dei corsi per gli ufficiali di livello direttivo, Confitarma e Fedarlinea hanno specificato di aver valutato positivamente anche la disponibilità del Ministero di rimodulare, dopo il 1° gennaio 2017, i programmi e le ore di formazione attualmente previsti, tenendo nella debita considerazione la professionalità e le competenze possedute dai comandanti, direttori di macchina e primi ufficiali già abilitati. Le due associazioni armatoriali hanno annunciato che a tale scopo, in vista della prossima riunione del tavolo tecnico nel mese di dicembre, presenteranno le proprie proposte volte ad alleggerire quanto più possibile l'impatto di detta obbligatorietà su questi lavoratori marittimi.

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