- Dopo il via libera del Comitato di gestione, ieri l'Organismo di partenariato dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale ha approvato il nuovo Piano Operativo 2017-2019, documento che in una riunione immediatamente successiva è tornato all'esame del Comitato di gestione che, tenendo conto della discussione svoltasi con l'Organismo di partenariato, ha confermato quanto già deciso nella seduta del 3 marzo approvando all'unanimità il documento di programmazione che stabilisce le direttrici di sviluppo integrato dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.
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- Il Piano è stato quindi inviato dal presidente dell'AdSP del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio. «Nasce con questo piano operativo - ha sottolineato Spirito - una programmazione di sistema portuale del Tirreno centrale integrando i porti della Campania per valorizzare le opportunità di sviluppo. Obiettivo primario sarà quello di portare a compimento le opere infrastrutturali in corso. Intendiamo accelerare la realizzazione degli interventi in corso al fine di rendere maggiormente competitivo il sistema del Tirreno centrale rispetto alla portualità mediterranea».
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- «L'indirizzo strategico - ha proseguito il presidente dell'AdSP del Mar Tirreno Centrale - è potenziare il sistema campano, sistema portuale multipurpose sostenuto da un bacino demografico ad alta densità di popolazione (14 milioni di abitanti) e dalla presenza di importanti poli produttivi, che si estendono dalla Campania alla Basilicata, alla Puglia settentrionale e al basso Lazio. La previsione di istituire zone economiche speciali (ZES), che coinvolgono i territori dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare - ha evidenziato Spirito - può rappresentare uno strumento di politica industriale rilevante per lo sviluppo economico della portualità, in quanto consentirebbe di ispessire e consolidare il tessuto produttivo regionale, attraendo l'attenzione delle compagnie armatoriali. Stiamo lavorando con il governo e con la Regione Campania per realizzare questo obiettivo».
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- Per quanto riguarda gli investimenti, l'attenzione del POT 2017-2019 è concentrata sull'attuazione dei programmi fissati nel Grande Progetto e finanziati dalla UE e dalla Regione Campania per i porti di Napoli e Salerno: dragaggi, collegamenti stradali e ferroviari, infrastrutture fognarie e idriche.
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- Per lo scalo partenopeo il piano di investimenti ammonta a 141 milioni di euro, mentre per lo scalo salernitano a 73 milioni. Tra le opere ritenute di primaria importanza vi sono, per Salerno e per Napoli, il piano dei dragaggi; il completamento della Nuova Darsena di Levante e il nuovo collegamento viario e ferroviario per lo scalo partenopeo; per Salerno obiettivi primari sono il completamento della “Porta Ovest”, l'allargamento della imboccatura del porto e il potenziamento del terminal traghetti per traffico ro-ro; per Castellammare di Stabia, il piano punta a valorizzare il porto per l'attracco di mega-yacht e per il rilancio dell'industria cantieristica.
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