- Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato oggi uno studio sugli “Scenari per il trasporto merci e la logistica nel medio e lungo periodo”, documento - ha spiegato il vice ministro Riccardo Nencini - che fa parte «di un piano strategico integrato che guarda all'importanza e alla centralità dell'Italia rispetto ai traffici nel Mediterraneo».
-
- «La sfida che abbiamo di fronte - ha affermato Nencini - riguarda la necessità di promuovere una maggiore mobilità sia all'interno che fuori dai nostri confini. Maggiore mobilità significa anche maggiore movimentazione di merci. Ci sono tre punti significativi che il Ministero sta portando avanti. Il primo, fondamentale, è la digitalizzazione delle infrastrutture su cui abbiamo messo in campo significativi investimenti. Secondo, l'Italia ha preso un forte impegno per trasferire entro il 2030 il 25-30% del traffico merci su ferro per arrivare al 50% entro il 2050: per far questo è chiaro che il cosiddetto “ultimo miglio”, il collegamento con porti e aeroporti, è fondamentale».
-
- «Infine - ha proseguito il vice ministro - ci sono i piani sulle tre grandi piattaforme strategiche infrastrutturali: quella del Nord-Est, che include il Brennero e apre il collegamento con l'Europa centrale e la Via della Seta. Poi c'è quella del Nord-Ovest che guarda alla Francia e che rappresenta il crocevia secolare dello sviluppo europeo. Infine il grande tema dell'Italia meridionale: abbiamo previsto investimenti portuali importanti per catturare l'apertura della seconda bocca del canale di Suez e intercettare i traffici di provenienza dall'Est del mondo che incrociano il nostro mare».
-
- Nencini ha ricordato che il Ministero, su iniziativa del ministro Graziano Delrio, ha avviato nel 2015 un'ambiziosa nuova stagione di pianificazione per le infrastrutture e i servizi per il trasporto merci e la logistica, concretizzatasi in numerosi documenti pianificatori e di indirizzo: Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica (2015), Connettere l'Italia (allegato al Documento di Economia e Finanza 2016 e 2017), Position paper sul rilancio del trasporto ferroviario delle merci (2016) e conseguenti norme attuative (2017), Position paper sul cargo aereo (2017), lavori delle Aree logistiche integrate (2016-2017) e accordi/cabine di regia sovraregionali (2016-2017).
-
- Il vice ministro ha specificato che la vision integrata di questo sforzo è l'implementazione di un sistema logistico efficiente, resiliente e sostenibile a servizio del sistema economico produttivo nazionale, che ha visto nella “cura del ferro” e nella “cura dell'acqua” le sue prime pratiche declinazioni, ed in coerenza con i principi generali di: promozione di infrastrutture utili, snelle e condivise; semplificazione ed efficientamento procedure e governance; incentivi per le modalità di trasporto più sostenibili.
-
- Nel corso della presentazione dello studio sugli scenari per il trasporto merci e la logistica è stato evidenziato che lo sforzo realizzativo, basato su una condivisione partenariale delle azioni, è stato sostenuto da considerevole stanziamento di risorse, tra l'altro per investimenti nel settore portuale e per il Marebonus (128 milioni di euro per il biennio 2017-2018), per lo schema di Contratto di Programma RFI 2017-2021 (66 miliardi di euro di investimenti già finanziati innanzitutto per completare e adeguare la rete nazionale agli standard europei e per i tunnel di base alpini), fino agli incentivi per il trasporto ferroviario: Ferrobonus (20 milioni di euro all'anno per tre anni), sconto pedaggio (circa 100 milioni di euro all'anno per cinque anni), formazione macchinisti (due milioni di euro all'anno per tre anni), adeguamento carri ferroviari merci alla normativa anti-rumore (20 milioni di euro).
-
- I risultati, in termini di ripresa dei traffici e riconoscimenti internazionali - è stato sottolineato - sono evidenti: il trasporto ferroviario delle merci è aumentato nel 2015, in termini di treni∙km, del +4% rispetto al 2014 e nel 2016 del +4,6% rispetto al 2015, con analoghe proiezioni di crescita per il 2017. Anche il traffico portuale è cresciuto, in termini di tonnellate, del 5,2% nel 2016 rispetto al 2014, i dati tendenziali per il 2017 mostrano una crescita annua del +5,4% del traffico container e di ben il +9,8% del traffico ro-ro, e il Paese - è stato sottolineato ancora - è passato dal 38° al primo posto della classifica Doingbusiness della World Bank per l'indicatore Trading across bordergrazie alle iniziative di snellimento e ottimizzazione delle operazioni doganali.
|