- Ieri il porto di Ravenna è stato visitato dal professor Kurt Bodewig, coordinatore europeo del Corridoio Adriatico-Baltico, di cui lo scalo italiano fa parte. «Il porto di Ravenna - ha affermato Bodewig al termine della visita effettuata a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto - mi ha fatto una ottima impressione. È un porto che ha molti pregi, in particolare il vantaggio di aver molto spazio per lo sviluppo delle attività portuali, e penso che questo sia molto positivo non solo per Ravenna, ma anche per tutti i porti del Nord Adriatico. Il Nord Adriatico è, infatti, una delle principali aree che porta tutto il flusso di trasporto direttamente nel cuore dell'Europa, nel grande mercato della Germania, dell'Austria, della Svizzera, del Paesi Bassi e quello che ho visto oggi e quello che ho sentito in relazione agli investimenti in corso ed al futuro sviluppo del porto di Ravenna, mi confermano il ruolo importante che questo scalo sarà in grado di svolgere per tutti questi territori».
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- Nel corso della giornata il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, Daniele Rossi, ha illustrato tutti i progetti in corso e di prossima realizzazione a Bodewig che ha poi incontrato, nella sede dell'ente, il sindaco di Ravenna, le altre istituzioni locali e gli operatori che a Ravenna hanno progetti di interesse per il Corridoio.
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- «La visita del professor Bodewig - ha sottolineato Rossi - è un momento di grande importanza per riaffermare il ruolo strategico di terminale a mare del porto di Ravenna all'interno del Corridoio Adriatico-Baltico, ruolo che pone il nostro scalo al centro di uno dei nodi cruciali della pianificazione europea di trasporto e che può offrire importanti vantaggi allo sviluppo ed all'economia di questo territorio e dell'intero Paese. Il Corridoio Adriatico-Baltico - ha ricordato Rossi - attraversa sei Paesi Membri dell'Unione Europea (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Slovenia e Italia) per circa 1.800 chilometri, connettendo i porti adriatici di Trieste, Venezia, Ravenna e Koper con i porti baltici. In totale, il Corridoio attraversa 13 nodi urbani ed aeroporti, 25 porti e 24 piattaforme multimodali. L'Europa finanzia e sostiene la realizzazione del Corridoio Adriatico-Baltico poiché lo giudica una infrastruttura strategica in grado di creare occupazione e di contribuire alla riduzione delle emissioni nocive. E Ravenna è un terminale di questa importantissima “strada” lungo la quale sempre di più viaggeranno le merci arrivate via mare al nostro scalo».
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