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Confitarma: se accolto, un emendamento alla Legge di Bilancio avrebbe un impatto dirompente sulla flotta italiana
La Confederazione denuncia che la misura comporterebbe una obbligata e immediata dismissione della bandiera italiana
24 novembre 2017
La Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha segnalato che un emendamento al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018, se accolto, avrebbe un forte impatto negativo sulla flotta di bandiera italiana. L'associazione armatoriale si riferisce all'emendamento 41.0.40 (Maurizio Romani, Bencini, De Pietro, Molinari) presentato alla Commissione Bilancio del Senato, che attualmente sta esaminando la Legge di Bilancio, e che è volto all'abolizione del cosiddetto “superticket” sanitario, la contribuzione di 10 euro sulle ricette mediche per le prestazioni di diagnostica e specialistica.
Confitarma ha spiegato che una prima versione dell'emendamento ha ricevuto parere contrario da parte del vice ministro all'Economia, Enrico Morando, riguardo alla copertura individuata, che consisteva nella soppressione del fondo per le esigenze indifferibili, previsto dalla stessa legge di bilancio. Il testo dell'emendamento, riformulato, è stato successivamente ripresentato indicando come copertura la soppressione del credito d'imposta sulle retribuzioni dei marittimi imbarcati su tutte le navi battenti bandiera italiana iscritte al Registro internazionale. La Confederazione armatoriale ha precisato che al momento l'emendamento è stato accantonato per valutazioni da parte del governo.
Specificando la volontà di non intervenire nelle valutazioni di tipo politico legate alla manovra e tantomeno di essere ostile all'eventuale soppressione del superticket, Confitarma ha evidenziato che, tuttavia, se tale emendamento venisse accolto, «l'impatto sulla flotta mercantile battente bandiera italiana sarebbe dirompente con una obbligata e immediata dismissione di tale bandiera».
«Verrebbero pertanto meno - ha sottolineato la Confederazione - sia il “gettito fiscale” che, fatto ancor più grave, l'occupazione italiana. L'auspicio - ha rilevato Confitarma - è quindi che dalla politica, dal governo e dal confronto parlamentare scaturiscano scelte responsabili tali da non danneggiare il settore su cui ruota l'economia del mare che ogni anno produce 32,6 miliardi di euro e occupa 471.000 persone».
«Paradossalmente - ha specificato ancora Confitarma - la soppressione del comma 1 dell'articolo 4 della legge 30 del 1998 (istitutiva del Registro internazionale) cancellerebbe proprio quelle risorse che l'emendamento ha individuato per finanziare la soppressione del superticket e vanificherebbe le positive ricadute occupazionali ottenute negli ultimi 20 anni con il raddoppio della flotta italiana».
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