- Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, denuncia il mancato interessamento preventivo del governo volto a scongiurare lo sciopero degli autisti che operano servizi di autotrasporto con il porto di Genova, fermo che prevedibilmente avrebbe determinato - com'è accaduto - una situazione di caos e danni per l'economia nazionale.
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- La Confederazione ritiene che con alcune settimane di anticipo era possibile prevedere l'effetto domino per l'intera economia nazionale del fermo deciso da alcune sigle dell'autotrasporto contemporaneamente allo sciopero dei loro dipendenti nel porto di Genova, il più importante del Paese per la movimentazione dei contenitori. Dopo la riunione in Autorità Portuale dell'11 luglio scorso - ricorda Confetra - le associazioni degli autotrasportatori hanno deciso di revocare il fermo dei servizi al terminal VTE che avevano proclamato dal 12 al , mentre è iniziato lo sciopero degli autisti.
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- «Lascia interdetti - afferma il presidente di Confetra, Nereo Marcucci - che, scongiurato il fermo e ribadito lo sciopero, considerandone le conseguenze, non si siano convocate da parte dei ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Lavoro le rappresentanze associative nazionali e territoriali delle aziende che dovranno pagarne il conto e delle organizzazioni sindacali nazionali che avrebbero potuto svolgere una mediazione costruttiva».
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