- A Palermo, presso la sede della presidenza della Regione Siciliana a Palazzo d'Orleans, l'Eurispes ha presentato un proprio progetto di fattibilità tecnica ed economica per la costruzione di un porto hub a Palermo e per la riqualificazione della costa sud orientale, la cui realizzazione - secondo l'istituto di ricerca - avrebbe un costo di circa cinque miliardi di euro finanziati prevalentemente con capitali privati e, a regime, darebbe lavoro a 435mila persone.
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- «La realizzazione del porto hub - ha affermato Giovan Battista Rubino, componente del Comitato scientifico Eurispes, che ha presentato il progetto - per le sue caratteristiche tecniche farebbe di Palermo il porto più importante del sud Europa, in grado di movimentare 16 milioni di container all'anno, contro i cinque del porto di Valencia, i tre milioni di quello di Gioia Tauro e i due milioni circa dei porti di Barcellona e Genova».
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- «I tempi di realizzazione - ha precisato Saverio Romano, responsabile del Dipartimento Mezzogiorno dell'Eurispes - sono di tre anni, dal rilascio delle autorizzazioni, legate all'inserimento dell'opera nel piano di quelle nazionali e di carattere strategico. Ovviamente sarà necessaria una forte collaborazione tra le istituzioni, ma il ritorno economico che se ne avrebbe inciderebbe positivamente non solo su Palermo e sulla Sicilia ma su tutto il Mezzogiorno».
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- «La realizzazione di questa infrastruttura - ha specificato inoltre il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara - è legata a filo doppio con la riqualificazione della costa sud-orientale di Palermo, da anni in stato di abbandono. Il progetto, che consentirebbe la fruizione e la balneazione di ampi tratti di costa, restituirebbe inoltre a quella parte di città la vista del mare».
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- Il progetto prevede la realizzazione di un'area portuale rappresentata da una piattaforma collegata con la costa all'altezza del porto della Bandita e che formerebbe con essa una baia larga circa 300 metri e lunga tre chilometri, destinata agli sport acquatici e con 200 posti per le imbarcazioni da diporto in transito. Lungo la baia si prevede di realizzare una grande spiaggia, in parte libera e in parte attrezzata e, a monte di essa, impianti sportivi all'aperto per dieci ettari, un parco urbano sul mare ed ampi spazi per il tempo libero con punti ristoro e negozi. Nello spazio compreso tra quest'area e la statale 113 il progetto prevede una strada panoramica che parte con un nuovo ponte sull'Oreto per giungere sino alla Bandita. A valle della strada una pista ciclabile ed una per il running lunghe tre chilometri che, attraverso un ponte ciclopedonale, arrivano al porto turistico.
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- La parte più prettamente portuale del progetto prevede la costruzione di uno scalo, con nove chilometri di banchine con profondità del fondale da -18,5 a -27 metri e un piazzale di circa 200 ettari, costituito da un porto-canale con ingresso a nord-ovest e uscita a sud-est e direttamente collegato ad un retroporto di 100 ettari.
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