- AssArmatori suggerisce quattro misure straordinarie che lo Stato dovrebbe adottare per far fronte all'impatto sul traffico marittimo-portuale e stradale e sull'economia locale e nazionale del crollo del viadotto autostradale Ponte Morandi avvenuto martedì scorso a Genova, iniziative che il governo - secondo l'associazione armatoriale italiana - dovrebbe attuare previa la nomina di un commissario straordinario dotato degli ampi poteri necessari per gestire l'emergenza.
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- «Abbiamo atteso - ha spiegato il presidente di AssArmatori, Stefano Messina - che si svolgessero i funerali delle vittime e si consumassero in questa città i riti di un dolore che resterà per mesi e anni come una cappa, ma anche come un monito. Oggi, nel rivolgere un pensiero alle famiglie colpite dalla tragedia, non possiamo esimerci anche dal sottolineare al tempo stesso la straordinaria abnegazione delle forze dell'ordine, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Croce Rossa, che, insieme con le istituzioni, non hanno risparmiato un singolo uomo nell'opera di aiuto e di pronto intervento». «Il nostro intervento - ha precisato Messina - ha oggi una precisa e concreta motivazione. Grazie anche alla nascita spontanea di un “sistema Genova”, che mai come in passato ha visto compattarsi come oggi le istituzioni (Comune, Regione e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale) impegnate giorno e notte nel recupero della normalità, il porto è pienamente operativo. Ma ora il problema non è genovese, è un problema che coinvolge tutto il sistema Paese e richiede una consapevolezza nuova e l'immediata applicazione di misure e metodi straordinari».
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- Secondo AssArmatori è quindi necessaria l'attuazione di quattro misure per affrontare lo stato di crisi. Innanzitutto «la costruzione nei tempi più brevi possibili di un nuovo ponte, ricucendo il tracciato levante-ponente reciso dal crollo del Ponte Morandi. E ciò indipendentemente dalle esecuzione delle opere strategiche sull'asse di collegamento europeo Genova-Rotterdam, ovvero il Terzo Valico, il Nodo ferroviario di Genova e la Gronda autostradale, sulla quale deve essere immediatamente accelerato l'iter di costruzione».
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- L'associazione sollecita anche «il varo di un'operazione ad hoc che consenta di velocizzare e rendere economico il servizio ferroviario da e per il porto. L'azione sulla linea del Campasso - ha rilevato Stefano Messina - va nella direzione giusta, ma sono da prevedere misure specifiche per l'istituzione di servizi shuttle, e tariffe preferenziali per le manovre».
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- Inoltre AssArmatori chiede «l'accelerazione nell'istituzione del Marebonus a livello europeo, che consenta di incentivare e sviluppare ulteriormente le Autostrade del mare» nonché «l'applicazione puntuale del quadro regolamentare sui trasporti eccezionali».
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- Messina ha esortato anche a nominare un commissario straordinario dotato di poteri straordinari e in grado di porre in essere procedure speciali.
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- «AssArmatori - ha concluso il presidente dell'associazione - ribadisce la piena fiducia nella capacità del porto e della città di Genova di affrontare l'emergenza garantendo quei livelli di efficienza che caratterizzano l'attività dei suoi terminal. E sulla base di ciò, nonostante le conseguenze economiche negative che comunque le aziende associate subiranno, conferma la continuità di tutti i servizi radicati in porto e quindi la presenza di tutte le navi che erano e sono previste scalare in porto».
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