- Oggi a Trapani si è tenuto un incontro con istituzioni, operatori e concessionari portuali e organizzazioni sindacali per discutere dello sviluppo strategico dell'area portuale della città a cui hanno partecipato il sindaco Giacomo Tranchida, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, e l'assessore regionale alla Attività produttive, Mimmo Turano.
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- Nel suo intervento il presidente dell'AdSP della Sicilia Occidentale, ente a cui la riforma delle norme in materia portuale del 2006 ha assegnato il compito di amministrare i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle, ha spiegato che «tutte le azioni messe in atto sono mirate allo sviluppo del traffico portuale, ma - ha precisato Pasqualino Monti - per assecondare tale intento è fondamentale il riordino delle varie funzioni portuali evitando ogni forma di interferenza. Ciò significa anche aprire alla città zone del porto precluse, dando visibilità al mare, elemento che connota profondamente Trapani. Il riferimento, in particolare - ha precisato - è alle banchine nord-est del porto, che seguono la banchina ex Sommergibili, oggi occupate da alti muri di recinzione e da cantieri. Il mare e il porto devono trovare nuovi sviluppi, suscitare consensi senza essere più nicchia di disordinate economie. Faremo conoscere potenzialità inespresse di questo territorio, lavorando a un progetto credibile in grado di far arrivare le risorse necessarie. Il porto è un'opportunità allo sviluppo dell'economia cittadina, un naturale accesso a un entroterra ricco di elementi di attrattiva».
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- Monti ha specificato che, oltre che al riordino delle funzioni portuali e alla manutenzione, si lavora alla rettifica della banchina Garibaldi, al dragaggio del canale d'ingresso del porto e del bacino portuale, al restyling dell'esistente stazione marittima sul molo Sanità, che ospita la sede dell'ufficio amministrativo decentrato dell'AdSP del Mare di Sicilia Occidentale. Qui - ha chiarito - gli interventi in corso prevedono una riqualificazione energetica, la sistemazione delle aree esterne, quella a verde della corte interna e i 1.350 metri quadri di superficie coperta. Già in atto anche le attività di progettazione per il completamento della banchina Sommergibili e per la realizzazione dell'efficientamento energetico dell'impianto di illuminazione portuale.
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- Monti ha sottolineato che però l'impegno principale per una profonda riqualificazione dello scalo è stato subito quello di migliorare l'accoglienza dei passeggeri in partenza per le isole minori, le Egadi e Pantelleria, al riparo da ogni situazione climatica: sono iniziati, infatti, i lavori del Trapani Fast Ferry Terminal sulla banchina Dogana, un progetto del valore di 1,2 milioni di euro. Il Trapani Fast Ferry Terminal avrà una lunghezza lineare di 80 metri, una superficie coperta di 680 metri quadri, aree esterne di 470 metri quadri, sala d'attesa climatizzata, bar, servizi igienici, sedute interne ed esterne, otto postazioni di biglietteria.
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