- La Nota Congiunturale 2018 elaborata dal Centro Studi Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) mostra un rallentamento della crescita in tutte le modalità di trasporto. Il documento specifica che tale dinamica, come evidenziato nella Nota Congiunturale semestrale del giugno scorso, è cominciata nella seconda metà del primo semestre e si è accentuata nella seconda metà dell'anno ripercorrendo l'andamento dell'indice della produzione industriale rilevato dall'Istat: nei primi sei mesi una crescita media dei tassi tendenziali del +2,7% che va affievolendosi con il trascorrere dei mesi e un secondo semestre con una media del -1,3% che porta la media dell'intero anno al +0,7%.
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- Come nel primo semestre - ha spiegato Confetra - i comparti che meno hanno risentito di questa congiuntura sono stati quello stradale e quello corrieristico la cui crescita risulta comunque rallentata. Il primo ha fatto registrare un +2,4% nel groupage e un +2,5% nell'internazionale a carico completo (contro un +6,1% e un +6,5% nel 2017), confermato sia dal traffico autostradale cresciuto del +2,6% nei primi undici mesi, sia dai transiti nei valichi alpini aumentati del +3,3%. Il ramo corrieristico ha registrato un +2,5% nelle consegne nazionali (contro un +3,5% dell'anno precedente) ed un +4,0% in quelle internazionali (contro un +6,9% del 2017) coerente con la continua espansione dell'e-commerce. Gli acquisti on-line degli italiani da siti nazionali ed internazionali - ha precisato la Confederazione - raggiungono infatti i 27,4 miliardi di euro.
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- In terreno negativo il dato del trasporto ferroviario (-0,4% treni/km) e quello aereo (-0,4% in tonnellate) che segnano una brusca frenata rispetto alle attese. Si rileva inoltre una flessione di Malpensa (-3,2%) ed una crescita di Fiumicino (+11%).
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- Anche il trasporto via mare mostra un peggioramento rispetto ai dati semestrali e al trend degli anni 2016-2017. Tiene il traffico containerizzato di destinazione finale (+4,8%, ma contro il +7,4% dell'anno precedente) e quello ro-ro con un +2,5% nell'intero anno rispetto ad un +4,7% nei soli primi sei mesi e un +8,1% nel 2017. Passano in terreno negativo rinfuse liquide (-1,0%) e rinfuse solide (-4,6%) e continua ad arretrare drammaticamente il transhipment (-10,1% contro un -10,0% nel 2017) con il -56,3% del porto di Cagliari e il -4,9% del porto di Gioia Tauro.
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- Relativamente al fatturato, sia l'autotrasporto sia le spedizioni internazionali segnano una tendenza in linea con quella del traffico confermando la staticità delle tariffe.
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- Le previsioni di traffico per il primo semestre del 2019 - ha reso noto Confetra - sono fortemente indicative del “sentiment” degli operatori e del clima di incertezza: se per il 2018 il nostro campione di aziende prevedeva per il 59% traffici stabili (erano cresciuti in modo sostenuto nel 2017) e per il 41% ulteriore crescita - ha spiegato la Confederazione - la percentuale di coloro che ne prevedevano il calo era 0, mentre a fine 2018 è del 12,2%. Per la prima metà del 2019 il 56,8% si aspetta stabilità e il 31,1% crescita.
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- «La Banca d'Italia - ha osservato il presidente di Confetra, Nereo Marcucci - rileva nel bollettino gennaio 2019 che “continuano a peggiorare le prospettive del commercio mondiale. Sulle prospettive globali gravano i rischi relativi ad un esito negativo del negoziato commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, al possibile riacutizzarsi delle tensioni finanziarie nei Paesi emergenti e alle modalità con le quali avrà luogo la Brexit”. Il rallentamento dell'attività economica in Cina - ha rilevato Marcucci - aggiungerà a parere di molti esperti, ulteriori elementi negativi. A questi fattori esogeni che, sempre secondo la Banca d'Italia, “hanno influenzato le valutazioni prospettiche delle imprese sugli ordinativi esteri” spero non si debbano sommare, come è accaduto nel 2018, la riduzione della domanda interna in particolare degli investimenti ed, in misura minore, della spesa delle famiglie e la diminuzione della produzione industriale in Germania, Francia e Italia. Per il nostro settore economico e per il Paese - ha sottolineato il presidente di Confetra - è indispensabile una azione del governo e dell'Europa fortemente orientata in senso anticiclico cioè verso gli investimenti in infrastrutture utili».
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