- Il gruppo navalmeccanico Fincantieri e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) hanno presentato i risultati di sei progetti di ricerca multidisciplinari realizzati nell'ambito del finanziamento relativo all'innovazione in campo navale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nei sei progetti il CNR ha svolto la funzione di coordinamento scientifico, coinvolgendo nove istituti del Dipartimento di ingegneria, ict e tecnologie per l'energia e i trasporti (Cnr-Diitet), uno del Dipartimento scienze chimiche e tecnologie dei materiali (Cnr-Dsctm) e tre università (Genova, Trieste e Sapienza). Inoltre il CNR ha interpretato il ruolo di hub di innovazione, ponendosi per l'impresa come “entry point” del sistema pubblico della ricerca, operando quindi una funzione di selezione delle competenze e raccolta dei risultati, e coordinando, con il supporto del partner industriale, il lavoro di sintesi dei numerosi obiettivi raggiunti in una road-map complessiva.
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- Per Fincantieri, l'intero programma si inserisce nella strategia di Open Innovation, un paradigma con cui le imprese sviluppano delle reti di competenze, collegando i propri fornitori, università e centri di ricerca, allo scopo di cooperare per la risoluzione di problemi complessi.
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- I sei progetti del programma hanno riguardato: un progetto preliminare degli impianti e della rete elettrica di una nave la cui energia è parzialmente fornita da un impianto a fuel cell (“Generazione elettrica innovativa”); software e modelli di calcolo, validati sperimentalmente, per valutare la migliore strategia per l'efficientamento energetico della nave (“Alta efficienza”); un prototipo di cabina intelligente, dotata di sensori sia ambientali sia indossabili per fornire in modo automatico servizi e applicazioni personalizzati, con nuove tecnologie di “energy harvesting“ che permettono un recupero di energia sfruttabile in vari modi (“E-Cabin”); un sistema di mixed reality, sistemi virtuali di now casting e controllo integrati con i sistemi di governo e propulsione, per fornire informazioni di supporto alle decisioni proiettate sugli occhiali degli ufficiali di plancia (“E-Navigation”); un sistema per aumentare la sicurezza fisica a bordo, comprensivo di droni automatici da impiegare in caso di uomo in mare (“Secure platform”); un modello integrato di recupero di energia dai rifiuti prodotti a bordo (“PiTER”).
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- Fincantieri ha specificato che i risultati ottenuti con i progetti rispondono alle richieste recentemente espresse dagli armatori per i nuovi prototipi cruise presenti nel portafoglio ordini dell'azienda e che, a seguito dei dati presentati, la Direzione Navi Mercantili di Fincantieri, con il supporto di CETENA (il Centro per gli Studi di Tecnica Navale del gruppo navalmeccanico), del CNR e delle Università di Palermo, Genova e Napoli ha avviato infatti un'iniziativa per definire il progetto industriale di dettaglio di una piccola nave la cui energia è parzialmente fornita da un impianto a fuel cell (progetto “TECBIA”), oppure altre società del gruppo hanno intrapreso la valutazione delle modalità migliori per industrializzare il prototipo “E-Cabin” e renderlo disponibile come prodotto a scaffale da proporre sui prossimi prototipi e sulle navi sottoposte a refitting.
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