- Il prossimo 5 luglio alle ore 10.00, presso la Stazione Marittima di Zaha Hadid di Salerno, si terrà la presentazione del libro “Porto di Salerno. Una storia lunga dieci secoli” dell'avvocato marittimista Alfonso Mignone, volume di 174 pagine edito da D'Amico di Nocera Superiore al quale hanno collaborato anche il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, i docenti della cattedra di Pianificazione dei Trasporti presso l'Università degli Studi di Salerno, Stefano de Luca e Giuseppe Iannacone, oltre agli imprenditori Agostino Gallozzi, presidente di Gallozzi Group, e Antonia Autuori, amministratore delegato dell'Agenzia Marittima Michele Autuori.
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- La pubblicazione è frutto di una nuova ed appassionata ricerca sulle origini marinare della città di Salerno che diventò non solo capitale di un potente Principato, ma anche e, soprattutto, dopo la fine dell'indipendenza amalfitana e la conquista normanna, emporio di rilevanza internazionale in un Mediterraneo conteso tra arabi, bizantini e le Repubbliche Marinare di Genova, Pisa e Venezia.
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- Come tante altre città costiere, Salerno ha avvertito da sempre l'esigenza di un porto stabile ed efficiente che conciliasse le necessità dei flussi mercantili e gli interessi dell'economia locale ma realizzarlo non è stata impresa agevole. Molteplici furono i fattori limitazionali allo sviluppo dell'infrastruttura come il ciclico fenomeno dell'insabbiamento, dovuto alle caratteristiche geomorfologiche del litorale salernitano e le tante difficoltà per far fronte alle ingenti spese necessarie al suo completamento. Lo scalo, posto in favorevole posizione geografica, beneficiò del traffico di linea di genovesi, pisani, catalani, bizantini e arabi diventò crocevia dei traffici marittimi nel Mediterraneo già nel XIII secolo grazie anche all'istituzione di una Fiera mercantile voluta dalla Chiesa e dai Regnanti che permise alla città di Salerno di divenire “piazza” per mercanti provenienti dal Vicino Oriente, Egitto, Mauritania, Grecia e Marsiglia che giungevano a Salerno in nave. nonostante i processi di globalizzazione dell'economia del Mediterraneo. Nel corso dei secoli successivi, però, lo scalo salernitano ha sofferto fortemente la vicinanza del porto di Napoli e solo di recente ha ritrovato, una volta integrato nel “Sistema” dei porti del Mar Tirreno Centrale, la sua centralità nelle rotte marittime fra Occidente e Oriente, quelle che un tempo arabi e i bizantini si erano contese per secoli senza riuscire ad instaurare una propria talassocrazia e che ora fanno parte della Silk Maritime Road.
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- L'incontro del 5 luglio, moderato da Emilia Leonetti, giornalista e addetto stampa dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno, dopo i saluti di Orazio De Nigris, amministratore delegato di Stazione Marittima Salerno, vedrà gli interventi di Pietro Spirito, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Stefano de Luca, professore associato Pianificazione dei Trasporti dell'Università degli Studi di Salerno, Agostino Gallozzi, presidente di Gallozzi Group, e Antonia Autuori, amministratore delegato dell'Agenzia Marittima Michele Autuori. All'incontro sarà presente l'autore del volume, Alfonso Mignone.
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