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Uiltrasporti, il “Day of the Seafarer” sia dedicato ai familiari dei marittimi morti sul lavoro
Negli ultimi anni - hanno evidenziato Tarlazzi e Fantappiè - si sta registrando una vera e propria strage di marittimi, che non conosce tregua
25 giugno 2019
Oggi si celebra la Giornata mondiale del Marittimo, con la quale l'International Maritime Organization (IMO) ha inteso sottolineare il contributo della gente di mare al commercio marittimo. È una ricorrenza che Uiltrasporti chiede che sia dedicata ai familiari dei marittimi morti sul lavoro. «La gente di mare - hanno sottolineato il segretario generale e il segretario nazionale dell'organizzazione sindacale, Claudio Tarlazzi e Paolo Fantappiè, svolge un ruolo fondamentale nel rendere grande il nostro Paese sia in termini di sviluppo economico che professionale, e proprio oggi in cui ricorre la Giornata mondiale del Marittimo, vogliamo ricordare all'opinione pubblica ed alle istituzioni, quanto questo settore ha pagato e sta pagando in termini di perdite di vite umane per gli incidenti sul lavoro a bordo delle navi, e per queste ragioni ribadiamo la nostra contrarietà all'autoproduzione svolta dei marittimi fuori dalle regole».
«Negli ultimi anni - hanno evidenziato inoltre Tarlazzi e Fantappiè - si sta registrando una vera e propria strage di marittimi, che non conosce tregua, causata dal contesto difficile in cui essi devono lavorare, caratterizzato da condizioni sempre più dure e pressanti, spesso in violazione delle tutele previste dai contratti di lavoro, in un quadro di assenza di investimenti certi da parte delle controparti armatoriali in formazione e in rinnovo del naviglio. In questa giornata - hanno aggiunto - il nostro pensiero va alle famiglie dei colleghi che non hanno fatto più ritorno a casa, e a tutti i marittimi, che nonostante le tantissime difficoltà, sono fieri di operare in un settore che rappresenta la punta di diamante dell'economia italiana».
«Uiltrasporti - hanno ricordato i rappresentanti del sindacato - è impegnata a ridare fiducia alla nostra gente di mare, a partire dal prossimo rinnovo contrattuale e da tutte quelle riforme legislative che abbiamo chiesto da tempo e che ancora aspettiamo, per l'occupazione e la formazione marittima italiana. Siamo anche consapevoli che solo restando tutti uniti potremo dare grande speranza a questo settore. Forti anche dell'insegnamento delle esperienze fatte in questi anni - hanno concluso Tarlazzi e Fantappiè - faremo la nostra parte fino in fondo, per ottenere il miglioramento delle condizioni di lavoro dei marittimi, e maggiore occupazione italiana».
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