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Confitarma, delusione per il mancato accoglimento delle sue istanze nelle bozze del Decreto Rilancio
La Confederazione denuncia che, invece, sono state trovate risorse ingenti per Tirrenia e Alitalia
12 maggio 2020
La Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha espresso forte preoccupazione e delusione per il mancato accoglimento delle sue istanze nelle bozze del Decreto Rilancio che sta per essere varato dal governo. «Non è stato dato nulla - ha spiegato il presidente di Confitarma, Mario Mattioli - a chi ha dato tanto in questo periodo. Siamo considerati un servizio essenziale quando è necessario assicurare i collegamenti marittimi, ma poi veniamo dimenticati quando bisogna sostenere le imprese di navigazione”.
In particolare, Confitarma ha denunciato che le sue istanze non sono state accolte mentre sono state trovate risorse ingenti per Tirrenia e Alitalia. «Non vorremmo - ha spiegato Mattioli - che la proroga della convenzione Tirrenia per altri 12 mesi, con un esborso per lo Stati di ulteriori 72 milioni di euro, nonostante la Commissione Europea si sia chiaramente espressa contro qualsiasi proroga, sia la causa della difficoltà del governo nel reperire le risorse per il nostro settore».
«Abbiamo chiesto - ha ricordato Mattioli - la riduzione temporanea del costo del lavoro per tutte quelle imprese marittime con unità iscritte nelle matricole nazionali che, a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza Covid-19, stanno subendo notevoli cali di fatturato pur continuando ad assicurare quotidianamente servizi strategici ed essenziali per il Paese come la continuità territoriale e i rifornimenti energetici. Non abbiamo letto neanche della previsione di misure richieste da Confitarma per la riduzione dei costi di approdo delle navi nei porti, mentre diversi Stati membri dell'UE, anticipando le indicazioni della Commissione Europea, le hanno già introdotte».
«L'auspicio - ha concluso il presidente della confederazione armatoriale - è che nel decreto siano accolte le richieste di Confitarma, incluse quelle a costo zero, come ad esempio la possibilità di effettuare crociere anche solo tra porti nazionali, così come già si sta programmando in altri Paesi dell'UE, per contribuire al rilancio della filiera del turismo».
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