- Venerdì la Regione Liguria ha , documento che, assieme ai Piani Regolatori dei singoli porti della Spezia e di Marina di Carrara, costituisce il Piano Regolatore di Sistema Portuale previsto dall'articolo 5 della legge 84/94. Si è così concluso l'iter approvativo, durato quasi 18 mesi, che nel corso del tempo ha visto esprimersi, oltre al consiglio regionale e alla giunta della Regione Liguria, anche i consigli comunali di La Spezia, Marina di Carrara, Portovenere e Lerici, il Comitato di gestione della AdSP, il consiglio regionale e la giunta della Regione Toscana, la Conferenza dei Presidenti presso il Ministero delle Infrastrutture ed il Ministero stesso, che con le due Regioni ha condiviso il documento.
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- L'Autorità di Sistema Portuale ha ricordato, inoltre, che nella fase di redazione ha acquisito le osservazioni, pur non previste dalla legge, degli stakeholder dei due porti: tra gli altri, oltre alle pubbliche amministrazioni interessate, le organizzazioni sindacali, gli operatori portuali, le associazioni ambientaliste, al fine di considerare ogni aspetto nella più ampia prospettiva possibile.
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- L'ente portuale ha evidenziato poi che il caso della AdSP del Mar Ligure Orientale, è particolarmente complesso, trattandosi di un ente i cui porti si trovano in due Regioni, ciascuna delle quali dotata di propria legge regionale sulla portualità, e di quattro comuni competenti ad esprimere il proprio parere, tre in Liguria ed uno in Toscana.
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- L'AdSP ha sottolineato che, nonostante l'elevata e specifica complessità del caso, il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema del Mar Ligure Orientale è primo approvato in Italia da quando è stato introdotto con il correttivo del 2017 alla legge nazionale di riforma della portualità del 2016.
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- «Siamo soddisfatti - hanno commentato la presidente e il segretario generale dell'AdSP, Carla Roncallo e Francesco Di Sarcina - del risultato raggiunto, perché crediamo nella forza della pianificazione, unico approccio lungimirante che dà prospettive solide di crescita ai porti nel medio e lungo termine. Non abbiamo cercato percorsi semplificati ma di minore efficacia, che pure la legge prevede, ma abbiamo da subito seguito la via principale, puntando al risultato oggi raggiunto, sicché vogliamo manifestare la nostra soddisfazione per esserci riusciti e l'orgoglio di averlo fatto per primi, pur essendo il nostro un caso di rara complessità sul piano burocratico ed in vigenza di una norma ancora troppo complicata e meritevole di semplificazione. Siamo orgogliosi inoltre di aver scritto il documento in casa, senza costi di denaro pubblico per incarichi esterni, ma solo coordinando le valide competenze del nostro personale, particolarmente quello tecnico, a cui rivolgiamo un sentito ringraziamento. Ora, possiamo finalmente lavorare per aggiornare il Piano Regolatore Portuale di Marina di Carrara, risalente agli anni '80, che ne ha quindi urgente bisogno, mentre quello della Spezia potrà essere aggiornato in una fase successiva».
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