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Accordo Fincantieri - Saipem per lo sfruttamento dei giacimenti sottomarini di minerali
MoU per definire la fattibilità sostenibile, lo sviluppo e le opportunità di business
4 agosto 2020
Fincantieri e Saipem hanno firmato un memorandum of understanding per analizzare le potenzialità dello sviluppo del mercato Deep Sea Mining (DSM), ovvero l'utilizzo sostenibile delle risorse dai fondali marini oltre i 3.000 metri di profondità. L'accordo pone le basi per una collaborazione strategica volta a definire la fattibilità sostenibile, lo sviluppo e le opportunità di business nella progettazione, ingegnerizzazione, costruzione e gestione di sistemi di DSM.
Fincantieri e Saipem hanno evidenziato che i fondali marini profondi sono ricchi di minerali, generalmente suddivisi in solfuri (zolfo), croste di cobalto e noduli polimetallici, che trovano applicazione nei prodotti della moderna economia digitale, ma sono anche alla base dell'ecosistema degli oceani, ed hanno specificato che al momento non esistono applicazioni industriali che consentano una raccolta adeguata e rispettosa della sostenibilità dell'ambiente marino di tali minerali.
La collaborazione avrà come primo obiettivo l'elaborazione di un piano industriale che dimostri la fattibilità tecnica ed economica nell'assoluto rispetto della sostenibilità ambientale dei nuovi progetti DSM.
«L'accordo siglato con Fincantieri - ha sottolineato l'amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao - unisce due eccellenze italiane nella promozione del Deep Sea Mining. Saipem possiede tecnologie innovative, competenze distintive, assets e un importante track record nel settore che metterà al servizio del progetto comune con Fincantieri nell'intento di individuare soluzioni ambientalmente compatibili per l'utilizzo sostenibile di fondali marini».
«I minerali presenti nei giacimenti sottomarini - ha spiegato l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono - si riveleranno imprescindibili se si riuscirà a passare con successo da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia verde. Molte tecnologie rinnovabili, infatti, richiedono grandi quantità di metalli che possono essere reperiti in elevate concentrazioni nelle profondità marine, e questa sarà la direzione da chi sarà pronto a favorirne l'utilizzo. Attività di questo genere sono estremamente complesse dal punto di vista tecnologico: l'impegno di grandi gruppi industriali come Saipem e Fincantieri favorirà dunque la preservazione dell'ambiente grazie ad un patrimonio di comprovate capacità progettuali e gestionali».
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