- L'Unione Interporti Riuniti (UIR) ha presentato una proposta per aggiornare le norme che regolano le società interportuali italiane. In occasione della celebrazione dei 30 anni dall'introduzione della normativa per la realizzazione degli interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell'intermodalità con la legge n. 240 del 4 agosto 1990, l'associazione ha consegnato al sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti, Salvatore Margiotta, una bozza di disegno di legge di riforma della materia. Tra i principali punti ipotizzati, anche l'istituzione di un Comitato Nazionale per la Logistica e l'Intermodalità, necessario - secondo UIR - per armonizzare e regolamentare la materia.
-
- «A distanza di 30 anni dalla legge istitutiva - ha spiegato il presidente dell'Unione Interporti Riuniti, Matteo Gasparato, nonché presidente dell'Interporto di Verona - gli interporti italiani chiedono che finalmente si metta mano ad una legge di riordino degli interporti, che metta l'Italia al passo con gli altri Paesi europei».
-
- Evidenziando che in piena emergenza sanitaria per il Covid-19 il sistema della circolazione delle merci non ha collassato anche perché è stato “puntellato” dal network delle strutture intermodali ed interportuali che hanno continuato a garantire l'operatività, Gasparato ha sottolineato che «il settore del trasporto merci e gli hub logistici transnazionali hanno mostrato, in questo contesto emergenziale mondiale, tutta la loro valenza strategica, anche e soprattutto per la dimensione europea che interpretano nello scenario italiano».
-
- Gasparato ha ricordato che, pur potendo esprimere ancora notevoli potenzialità, la rete interportuale rappresenta oggi in Italia circa il 40% del valore aggiunto rispetto a quello attivato da tutte reti nazionali della logistica, compreso il mare, e che complessivamente gli interporti italiani dispongono di circa 32 milioni di metri quadri di aree e magazzini al servizio della logistica e movimentano circa 65 milioni di tonnellate di merci, con oltre 46.000 i treni partiti/arrivati all'anno.
-
- Gasparato ha rilevato che l'emergenza sanitaria può rappresentare una grande opportunità per il settore logistico intermodale e per la rete degli interporti italiani e che questa fase di programmazione della ripresa può rappresentare, quindi, la grande occasione per riformare e modernizzare la rete italiana degli interporti: «per cui - ha osservato il presidente della UIR - diventa necessario, come ha confermato la fase emergenziale, riconoscere che la logistica e gli interporti primari e strategici a livello paese sono e svolgono “servizi essenziali”, così come peraltro riconosciuto anche da alcune recenti sentenze (Consiglio di Stato, sezione seconda, n. 1776 del 12.03.2020)».
-
- Ricevendo presso il Ministero, in occasione del trentennale, una delegazione della UIR, il sottosegretario Margiotta ha confermato che «durante l'emergenza Covid il settore della logistica nel suo complesso ha tenuto benissimo e, seppur con sacrificio, ha consentito al Paese di andare avanti. Tra i settori della logistica - ha aggiunto - vi è certamente quello degli interporti, che nei trent'anni successivi alla legge ha dimostrato sì luci e ombre, ma con punte di eccellenza sia italiane che europee. Diventa necessario oggi - ha concordato Margiotta - ripensare la legge, attualizzarla, o per iniziativa parlamentare o del governo, per riordinare e rilanciare un settore che può essere centrale anche in questa nuova fase dell'economia».
|