- Anche se le principali società terminaliste mondiali attualmente non hanno cessato di investire in nuove iniziative pur confrontandosi con la nuova e acuta crisi economica mondiale innescata dal diffondersi della pandemia di Covid-19, quello attuale non è senz'altro uno dei momenti più propizi per individuare un operatore disposto a gestire il container terminal al Porto Canale di Cagliari. Comunque alle 12.00 di oggi, scadenza ultima fissata per la presentazione dell'istanza di concessione dopo che tale termine era stato ripetutamente prorogato ( del 29 maggio 2020), è giunta una sola proposta per il riavvio dell'attività del terminal.
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- L'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha reso noto che è stata avanzata dalla società di diritto inglese PIFIM in avvalimento - ovvero senza partecipazione alla gara - con la Port of Amsterdam International, la società dell'Autorità Portuale di Amsterdam che si occupa di collaborare allo sviluppo di attività portuali all'estero. La londinese PIFIM, diretta dall'italiano Davide Pinna, ha come obiettivo sociale la promozione di business in diversi settori dell'economia e della finanza.
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- L'AdSP ha sottolineato che con l'arrivo della proposta «pone le basi per una concreta prospettiva di ripresa delle attività commerciali legate al settore del transhipment ed un futuro occupazionale più chiaro per le centinaia di lavoratori la cui cassa integrazione è in scadenza il prossimo 2 settembre».
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- «Anche se è un po' prematuro per cantare vittoria e trarre conclusioni - ha cautamente precisato il presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana - quello odierno si può considerare un risultato di grande importanza, che apre nuovi ed importantissimi scenari per il futuro del Porto Canale di Cagliari. Dopo un accurato lavoro di stesura della sollecitazione internazionale di mercato per la concessione ex articolo 18 del compendio, ma, soprattutto, una silenziosa e ostinata attività di scouting e promozione a livello mondiale, possiamo finalmente mettere un primo punto fermo: quello di avere agli atti dell'ente una prima proposta ufficiale per il rilancio del transhipment nel Porto Canale di Cagliari. Obiettivo non scontato e che solo la tenacia profusa in questa operazione di stimolazione internazionale del mercato ha reso possibile».
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- «Già da oggi - ha aggiunto Deiana - è al lavoro una commissione di valutazione che procederà all'esame dei contenuti della proposta che, se in linea con la nostra vision, darà il via libera per l'avvio dell'iter istruttorio e per la pubblicazione della domanda di concessione, così come previsto dalla normativa in vigore».
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- La procedura prevede che, una volta valutata la completezza dell'istanza e la rispondenza alle finalità di sviluppo dei traffici valutate prioritarie dall'AdSP, seguirà la pubblicazione della domanda per un periodo di almeno 60 giorni, termine entro il quale anche altri soggetti interessati potranno presentare richieste in concorrenza o eventuali osservazioni ed opposizioni. L'authority portuale ha specificato che i criteri di valutazione dell'istanza saranno basati sull'analisi dei piani operativo, organizzativo e di investimento proposti, e in particolare sul piano occupazionale, all'interno del quale, in base all'avviso pubblico dell'AdSP, il nuovo concessionario dovrà garantire un numero di unità lavorative congruo alla concessione ed un riassorbimento del maggior numero possibile di lavoratori provenienti da CICT, la società terminalista del gruppo Contship Italia che in precedenza gestiva il terminal.
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