Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
13:44 GMT+1
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, ci opporremo con determinazione alla trasformazione delle nostre AdSP in Spa
Per scongiurare la tassazione delle Autorità Portuali - hanno sottolineato - se fosse necessario si deve ricorrere alla Corte di Giustizia dell'UE
7 dicembre 2020
La conferma giunta dalla Commissione Europea che le esenzioni fiscali concesse alle Autorità di Sistema Portuale italiane sono incompatibili con le norme sugli aiuti di Stato dell'UE ha suscitato la preoccupazione dei sindacati, che temono per la tenuta del sistema portuale nazionale, in considerazione - hanno spiegato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti - della «sua evidente strategicità nazionale oltre al conseguente stravolgimento della legge 84/94 che ne regola il contesto».
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti hanno sottolineato la necessità di «individuare una soluzione, volta a salvaguardare l'attuale sistema e, se fosse necessario - hanno precisato - si deve ricorrere alla Corte di Giustizia dell'UE perché il nostro sistema è sano e trasparente, non si configura alcuna concorrenza sleale e merita il giusto e dovuto rispetto».
«È evidente - hanno rilevato inoltre i tre sindacati - che non c'è stato da parte della politica un sufficiente impegno nel difendere le sostanziali differenze tra i nostri porti e quelli degli altri paesi UE, mettendo in forte discussione la natura giuridica del nostro sistema di governance nonché la tenuta degli investimenti in una infrastruttura di interesse pubblico».
Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, «è assolutamente sbagliato ed improponibile paragonare le nostre Autorità di Sistema Portuale, enti pubblici non economici, a qualunque altra impresa e conseguentemente sostenere che i canoni si configurano come utili e quindi da tassare. Il ruolo delle AdSP, svolto per conto dello Stato, è assolutamente rivolto al funzionamento dell'ente pubblico e allo svolgimento delle sue funzioni pubblicistiche che non perseguono fini di lucro e non operano sul mercato in regime di concorrenza ma svolgono funzioni di affidamento e controllo delle attività finalizzate alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale con precisi compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali. La differenza tra le nostre AdSP e quella dei paesi sui quali è già intervenuta la UE, Belgio, Francia, Olanda e Spagna - hanno evidenziato i sindacati - è sostanziale, lì c'è la gestione diretta delle aree portuali e nel contempo sono loro stessi prestatori di servizi portuali a pagamento oltre a negoziare direttamente il corrispettivo».
«Scongiuriamo fortemente e ci opporremo con determinazione - hanno concluso Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - alla trasformazione delle nostre AdSP in Spa che devono restare pubbliche a difesa dell'interesse generale affinché i nostri porti possano davvero continuare ad essere asset strategico per il Paese e la stessa Europa».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore