- Nel 2020 il valore delle esportazioni italiane è stato di 433,6 milioni di euro, con un calo del -9,7% sull'anno precedente. L'Istat ha reso noto che lo scorso anno l'export da tutte le regioni nazionali ha segnato una diminuzione, con l'eccezione del Molise (+26,0%). Le esportazioni per macro-regioni mostrano flessioni del -10,8% dal Nord-ovest italiano con un valore di 162,6 milioni di euro, del -8,2% dal Nord-est con 143,6 milioni di euro, del -8,5% dal Centro con 80,1 milioni di euro, del -6,4% dal Sud con 32,5 milioni di euro e del -30,4% dalle isole con 10,6 milioni di euro.
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- Nel 2020 le più ampie riduzioni dell'export sono state registrate da Sardegna (-40,6%) e Sicilia (-24,2%) e le più contenute da Liguria (-0,7%) e Basilicata (-4,4%). L'Istituto Nazionale di Statistica ha specificato che le performance negative di quattro regioni - Piemonte (-12,7%), Lombardia (-10,6%), Emilia-Romagna e Veneto (-8,2% per entrambe) - spiegano circa i due terzi del calo dell'export nazionale.
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- Inoltre l'Istat ha precisato che nel 2020 la riduzione delle vendite di macchinari e apparecchi da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia e di prodotti petroliferi raffinati da Sardegna e Sicilia spiega per tre punti percentuali la contrazione dell'export nazionale. Diversamente, l'aumento dell'export di metalli di base e prodotti in metallo da Toscana e Lazio e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Abruzzo fornisce un contributo positivo di 1,3 punti alla variazione delle esportazioni.
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- Nell'insieme dell'anno, i contributi maggiori alla contrazione dell'export nazionale derivano dal calo delle vendite della Lombardia verso la Germania (-10,9%) e la Francia (-12,8%) e del Lazio verso gli Stati Uniti (-36,0%). Per contro, apporti positivi provengono dall'aumento delle vendite della Liguria verso gli Stati Uniti (+95,2%), del Lazio verso Belgio (+18,5%), Germania (+7,9%) e Polonia (+46,5%) e della Toscana verso Cina (+20,9%) e Francia (+3,7%).
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- L'analisi provinciale dell'export mostra performance negative per la maggior parte delle province italiane: i maggiori contributi negativi si rilevano per Milano, Firenze, Cagliari, Siracusa, Torino, Bergamo e Vicenza. Si segnalano dinamiche positive per Arezzo, Rovigo, L'Aquila, Campobasso e Siena.
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- Relativamente al quarto trimestre 2020, l'Istat ha reso noto che si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali: più ampia per il Nord-ovest (+6,5%) e il Sud e Isole (+5,7%), più contenuta per il Centro (+3,6%) e il Nord-est (+3,4%).
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