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Gasparato (UIR): è necessaria e non più procrastinabile la riforma legislativa degli interporti
C'è bisogno - ha sottolineato - di svecchiare l'impianto normativo della legge 240/90 che ha ormai superato i trent'anni
2 luglio 2021
«È necessaria e non più procrastinabile la riforma legislativa degli interporti». La sollecitazione giunge dall'Unione Interporti Riuniti (UIR), specificando che si tratta di una revisione - come ha ricordato il presidente dell'organizzazione, Matteo Gasparato - «sulla quale siamo al lavoro come associazione da diversi anni e che dovrà svecchiare l'impianto normativo della legge 240/90 che ha ormai superato i trent'anni».
Intervenendo al convegno “Green e Blue Economy, rotta verso il 2050” organizzato da ALIS ed in corso di svolgimento a Sorrento, Gasparato ha spiegato che si tratta della «richiesta più importante al governo e al parlamento, ma - ha precisato - aggiungo che all'interno e parallelamente alla riforma legislativa trovano spazio una serie di misure fiscali che proponiamo e che possono essere attuate già nel breve periodo».
«Gli interporti - ha sottolineato il presidente della UIR - possono essere attori protagonisti della transizione ecologica, proprio nel ruolo di operatori dello sviluppo della intermodalità e per i benefici di efficientamento energetico che ne derivano. Da un'apposita nostra rilevazione su tutto il territorio nazionale - ha evidenziato Gasparato - come interporti, prevediamo un investimento totale di oltre 100 milioni nell'ammodernare e sviluppare l'efficienza dei terminali intermodali interportuali, attraverso l'acquisto di gru gommate, transtainer e locomotori di manovra, acquisti che potrebbero perfettamente essere inseriti nel programma complementare al PNRR per il potenziamento della rete logistica nazionale Green».
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