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Domani sciopero del personale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale
Filt, Fit e Uilt denunciano che da diversi mesi le relazioni sindacali con l'ente hanno subito un deterioramento preoccupante
2 settembre 2021
Le segreterie provinciali di Ravenna di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno annunciato la proclamazione per domani di uno sciopero del personale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, lamentando che da diversi mesi le relazioni sindacali con l'ente ravennate hanno subito un deterioramento preoccupante che si è acuito a partire dall'inizio dell'anno.
Con l'azione di protesta i sindacati intendono richiedere che gli accordi sottoscritti siano rispettati e pretendere che le relazioni sindacali con l'ente siano corrette e trasparenti. Scarsa trasparenza e insofferenza nei confronti delle Rsu e delle organizzazioni sindacali - hanno denunciato Filt, Fit e Uilt - paiono, infatti, essere oramai uno stile consolidato di questa alta dirigenza, mentre le relazioni sindacali si sono ridotte ad un mero rito. Oramai - hanno specificato i sindacati - sono all'ordine del giorno comportamenti che configurano violazioni contrattuali, come la mancata o tardiva acquisizione dei pareri delle Rsu, riguardo atti o documentazione previsti alla consultazione dalle norme e dai contratti, e l'invio tardivo della documentazione in consultazione è diventata la norma.
Sottolineando che tali consuetudini impediscono di fatto alla Rsu l'esercizio della propria funzione di rappresentanza, Filt, Fit e Uilt hanno spiegato che i temi posti all'ordine del giorno dall'alta dirigenza dell'AdSP, infatti, da un lato non possono essere discussi con i lavoratori per i tempi imposti, dall'altro, spesso presuppongono una mera presa d'atto da parte dei rappresentanti dei lavoratori, in quanto le decisioni sono già prese e formalizzate.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno specificato che l'uso dell'ente di trasmettere tardivamente la documentazione lo si può riscontrare d'altronde anche in seno all'organismo di Partenariato dell'Autorità, che riunisce tutti i rappresentanti degli attori del porto: le due ultime sedute dell'organismo - hanno reso noto le organizzazioni sindacali - sono state aggiornate in quanto la trasmissione della documentazione è stata tardiva. Nel primo caso si discuteva di “Regolamento d'uso delle aree demaniali marittime” (40 pagine), argomento delicatissimo. La documentazione - hanno rimarcato Filt, Fit e Uilt - fu inviata un quarto d'ora prima dell'inizio della riunione. Nel secondo caso si doveva discutere di “Relazione sulla performance”, la documentazione (40 pagine) fu inviata alle ore 12 del giorno precedente.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno spiegato inoltre che la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo è stata la vicenda accaduta negli ultimi mesi quando a giugno l'alta dirigenza ha deciso di modificare unilateralmente il contratto integrativo senza neppure informare la Rsu, modifica che riguarda il calcolo dell'elemento variabile della retribuzione per l'anno 2020. La modifica imposta - hanno rilevato i sindacati - riguarda le assenze e di per sé non rappresenta un'importante penalizzazione della retribuzione delle lavoratrici e dei lavoratori e ne colpisce una esigua minoranza. È invece grave e intollerabile - hanno precisato - che tale modifica sia stata decisa ed eseguita unilateralmente, inserendo decurtazioni e franchigie non previste dal contratto integrativo che pure era ed è pienamente in vigore. Anche le motivazioni addotte, fondate su principi e precedenti amministrativi non del tutto conferenti - hanno lamentato i sindacati - non convincono anche perché risultano poco coerenti rispetto a una normativa italiana ed europea che fornisce una tutela forte e positiva a fattispecie quali maternità, assistenza ai disabili ed esigenze di cura in generale.
Filt, Fit e Uilt hanno ribadito che con l'astensione dal lavoro di domani si intende rivendicare il rispetto del contratto integrativo e chiedere che i rappresentanti dei lavoratori siano debitamente consultati/informati nei modi e nelle forme previste dai contratti e dalle norme, ripristinando corrette relazioni sindacali e il rispetto dovuto dall'ente alle Rsu.
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