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Nel terzo trimestre del 2021 l'indice di connettività dell'Italia alla rete mondiale di servizi marittimi containerizzati ha segnato un calo del -1,3%
Per il porto con l'indice più elevato, Gioia Tauro, un calo del -2,5%. Lo scalo di Civitavecchia ha registrato un aumento del +25,1%
15 settembre 2021
Nel terzo trimestre di quest'anno, così come nel trimestre precedente, il Liner Shipping Connectivity Index (LSCI) per l'Italia, l'indice istituito dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) per rappresentare il livello di integrazione di una nazione nel network mondiale di servizi di trasporto marittimo containerizzato, ha segnato una flessione del -1,3% essendo risultato di 76,1 rispetto all'indice di 77,2 assegnato all'Italia per il terzo trimestre del 2020. L'indice ha per riferimento un valore massimo pari a 100 relativo al primo trimestre del 2006
Tra le principali nazioni marittime del Sud Europa, nel terzo trimestre di quest'anno l'indice relativo alla Francia è risultato pari a 76,1 (-1,7%), quello relativo alla Spagna a 90,6 (+3,1%), e gli indici relativi alla Slovenia a 34,6 (-0,4%), alla Croazia 33,6 (-2,0%) e alla Grecia 60,9 (+1,9%). Relativamente alle nazioni marittime del Northern Range, l'ultima rilevazione dell'indice per il Belgio è di 87,9 (-0,7%), per l'Olanda 90,9 (+1,5%) e per la Germania 84,5 (+1,5%).
Inoltre l'ultima lettura del Port Liner Shipping Connectivity Index (PLSCI), l'altro indicatore creato dall'UNCTAD per stabilire la posizione di ogni porto mondiale nell'ambito del network globale dei servizi marittimi containerizzati che ha anch'esso il riferimento di un valore massimo pari a 100 relativo al primo trimestre del 2006, vede nuovamente in cima alla graduatoria dei porti italiani con l'indice PLSCI più elevato lo scalo portuale di Gioia Tauro con un indice pari a 56,8, in calo del -2,5% sul terzo trimestre del 2020. Segue il porto di Genova con un indice di 51,5, in crescita del +5,3%. Quindi i porti di La Spezia con un indice di 39,3 (-0,5%), Trieste con un indice di 33,5 (-0,6%), Napoli con un indice di 24,4 (-1,6%), Livorno con un indice di 27,7 (-7,1%), Civitavecchia con un indice di 25,5 (+25,1%), Savona-Vado Ligure con un indice di 23,0 (-8,1%), Salerno con un indice di 15,3 (+5,4%), Venezia con un indice di 11,5 (+4,1%), Ravenna con un indice di 9,0 (-2,1%) e Ancona con un indice di 8,8 (-2,2%).
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