- Le rappresentanze degli autotrasportatori sono delusi per l'esito dell'incontro odierno in video conferenza con la vice ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili, Teresa Bellanova. «Pur apprezzando la disponibilità al confronto da parte della vice ministra Bellanova - ha commentato Unatras, il coordinamento delle maggiori associazioni dell'autotrasporto in Italia, al termine dell'incontro - valutiamo le dichiarazioni del governo non adeguate allo stato di difficoltà in cui versa il settore. In una situazione di forte crisi come quello attuale, sarebbe stato necessario fornire soluzioni immediate, avere risposte precise e concrete, al fine di scongiurare iniziative, anche spontanee, da parte della categoria, che probabilmente in alcune zone potranno essere organizzate in forma autonoma». Specificando che, nonostante l'insoddisfazione per la mancanza di certezze, Unatras auspica che già nelle prossime ore il governo riesca ad trovare soluzioni emergenziali, il coordinamento delle associazioni dell’autotrasporto ha reso noto ha già convocato per lunedì prossimo il comitato esecutivo per valutare e assumere iniziative necessarie e conseguenti allo stato di crisi in cui versa il settore.
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- Per Trasportounito, il governo ha fornito «risposte del tutto inadeguate rispetto alla gravità della crisi dell'autotrasporto italiano a riprova - ha lamentato il segretario generale, Maurizio Longo - di una sostanziale impreparazione e di una scarsa conoscenza dei problemi che stanno rapidamente conducendo al punto del non ritorno un settore strategico per la mobilità delle merci in Italia». Secondo Longo, «si continuano a ignorare i nodi strutturali dell'autotrasporto, in primis la necessità urgente di “ribaltare” sulla merce i maggiori costi letteralmente esplosi a causa dell'aumento nei prezzi del carburante».
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- Specificando che Bellanova ha confermato l'assegnazione alla categoria di 240 milioni di euro per interventi simili agli anni precedenti, secondo - ha sottolineato Longo - una ripartizione legata a vecchi schemi, il segretario generale di Trasportounito ha aggiunto che «alcune delle risposte fornite in materia dei rincari non sono sufficienti per attenuare la tensione generata dai forti aumenti del carburante e comunque fin quando non si genera un automatismo che ribalta con certezza i maggiori costi sulla merce, le imprese di autotrasporto non saranno in grado di fare impresa, generare economia utile e quindi sempre meno attente all'osservanza delle costose disposizioni sulla sicurezza, alle manutenzioni e alla qualificazione». Longo ha denunciato una «generale impreparazione sia in ordine all'introduzione di disposizione in grado nell'immediato di correggere vecchie disposizioni che non hanno mai funzionato (retribuzione attese al carico/scarico, i tempi di pagamento) sia alla norma di legge che prevede l'adeguamento delle tariffe di trasporto quando le variazioni del prezzo del carburante superano il 2%. L'impreparazione - ha concluso - è stata peraltro dimostrata con l'inattività del governo nell'applicazione del pacchetto mobilità dell'Unione Europea che entrerà in vigore già dai prossimi giorni peggiorando le condizioni dell'autotrasporto italiano».
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- Anche per Ruote Libere - L'Autotrasporto, l'incontro, a cui non ha partecipato, è stato del tutto insoddisfacente sia per l'esito che per la mancanza di capacità delle organizzazioni presenti al tavolo di sostenere le istanze dell'autotrasporto. «Nonostante l'emergenza drammatica che il settore sta vivendo da mesi, accentuata dal rialzo sproporzionato del gasolio - ha affermato la portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini - il tavolo ministeriale non ha prodotto oggi alcuna azione concreta. Tale realtà è l'ennesimo segnale da un lato di quanto le associazioni di categoria siano scollegate con la realtà che sono chiamate a rappresentare, dall'altro della loro incapacità di portare a casa provvedimenti essenziali per la sopravvivenza stessa delle imprese di autotrasporto». «Le stesse associazioni che pochi giorni fa esultavano per l'ennesimo stanziamento milionario sul tema della formazione - ha aggiunto Franchini - oggi osservano impassibili la paralisi del governo. Gli autotrasportatori che ogni giorno toccano con mano i problemi del continuare a garantire il servizio di trasporto e l'impossibilità di far quadrare i conti, prendano atto che questa è la rappresentanza che viene offerta loro in Italia. Dal canto nostro, ricordando che Ruote Libere non siede al tavolo dell'autotrasporto con il governo, continuiamo a chiedere alla vice ministro Bellanova un provvedimento immediato che consenta da subito di ammortizzare l'aumento del carburante attraverso una sterilizzazione del costo alla pompa e attraverso l'eliminazione dell'Iva sulle accise. Se davvero la Bellanova non ha dimenticato i sacrifici che il nostro settore è chiamato a fare intervenga con urgenza, le parole e le rassicurazioni - ha concluso Franchini - ormai sono del tutto inutili».
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