- Il 2021 ha visto una forte ripresa dell'interscambio tra Italia e Germania, sviluppo che non è solo un effetto di rimbalzo dovuto all'affievolirsi della crisi causata dalla pandemia, ma rappresenta una ripresa strutturale, che poggia su rapporti economici consolidati tra i due Paesi che hanno permesso di raggiungere la cifra record di 142 miliardi di euro di volume totale. Lo sottolinea la Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) presentando i dati della partnership economica tra Italia e Germania relativi al 2021, commercio bilaterale che lo scorso anno ha raggiunto un nuovo record, che rappresenta una crescita del +23% circa sul 2020, superando i livelli pre-pandemia nei principali settori.
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- Lo scorso anno, secondo i dati Istat, le esportazioni italiane verso la Germania hanno toccato quota 66,9 miliardi di euro (+21,1%), e anche l'import ha registrato una crescita sostenuta, pari al 25,5%, salendo a 75,7 miliardi. La Germania si riconferma primo partner commerciale per l'Italia, mentre per la Germania l'Italia si attesta al sesto posto, quarto tra i Paesi UE. A livello di crescita percentuale, l'Italia è il secondo Paese per aumento percentuale del volume di scambio totale con Berlino, superato solo dal Belgio (+27,1%).
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- A livello regionale, confermano il proprio ruolo di traino per i rapporti commerciali bilaterali le regioni del Nord Italia (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) e i Länder più industrializzati (Baviera, Baden-Württemberg e Renania Settentrionale-Vestfalia). Aumenta ulteriormente, inoltre, il ruolo della Lombardia, che arriva a valere 47 miliardi annuali, più del doppio del Veneto in seconda posizione (20 miliardi).
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- Dall'analisi dei dati Istat emerge, inoltre, che quasi tutti i settori sui quali tradizionalmente si fonda l'interscambio italo-tedesco sono in crescita non solo rispetto al 2020, ma anche rispetto al 2019, con un superamento dei livelli pre-crisi nei singoli settori chiave. La produzione industriale resta il perno dei flussi tra i due Paesi, con performance importanti da parte del siderurgico, del chimico-farmaceutico, del settore dei macchinari, dell'agroalimentare e dell'elettrotecnica-elettronica. In lieve risalita rispetto ai livelli pre-pandemici anche l'export italiano in ambito automotive, pari a 7,64 miliardi, mentre l'import dalla Germania nello stesso settore cresce in modo sostanziale rispetto al 2020 (+15,2%) senza però eguagliare il dato 2019.
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- «I dati d'interscambio relativi al 2021 - ha sottolineato Monica Poggio, presidente di AHK Italien e amministratore delegato di Bayer Italia - confermano l'assoluta interdipendenza economica che lega Italia e Germania. Nel corso del 2020, i rapporti così consolidati hanno sostanzialmente retto la prova della pandemia tornando a crescere nel 2021 anche oltre i livelli del 2019: è la dimostrazione che non siamo di fronte a un semplice rimbalzo ma alla ripresa di legami strutturali per due economie, con catene del valore rinforzatesi durante la crisi. Proprio questo aspetto sarà centrale di fronte alle sfide che abbiamo davanti, transizione ecologica e questione energetica in primis, per vincere le quali sarà cruciale predisporre strategie comuni».
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- Riferendosi alle prospettive dell'interscambio fra i due Paesi, Jörg Buck, consigliere delegato di AHK Italien, ha rilevato che «oggi sull'interscambio pesano anche preoccupazioni legate alla guerra in Ucraina e alle sanzioni alla Russia, con una possibile contrazione dell'interscambio del 2022, ma - ha precisato - i due Paesi hanno tutti gli strumenti per far fronte alla situazione. In questo senso saranno centrali anche le strategie europee, soprattutto in materia di politica energetica».
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