Trasportounito chiede a istituzioni, associazioni di categoria e forze sociali di impegnarsi con un accordo di programma ad insediare nell'area ex Ilva di Cornigliano, a Genova, un autoparco a servizio del porto. Accordo che includa i dettagli tecnici ed economici da inserire negli strumenti urbanistici. Secondo l'associazione dell'autotrasporto, ciò dovrebbe essere attuato sfruttando l'opportunità schiusa dalla messa a punto del nuovo Piano Regolatore.
«Con miliardi di investimenti in infrastrutture destinati al potenziamento del sistema portuale ligure - ha lamentato Giuseppe Tagnochetti, responsabile di Trasportounito.- c'è qualcuno che ancora contesta l'insediamento sul territorio di strutture di parcheggio necessarie per i 10.000 autisti e veicoli che ogni giorno trasportano da e per i porti la merce, determinando il valore economico della prima industria regionale».
Trasportounito ritiene che l'area buffer nella zona di Fondega Sud, nel quartiere di Multedo, direttamente accessibile dalle rampe autostradali e baricentrica tra i due bacini di Sampierdarena e Prà rappresenti «un'ipotesi funzionale perché - ha evidenziato Tagnochetti - garantirebbe le soste di breve e lunga durata agli autisti, con un flusso di veicoli pesanti non sovrapposto al traffico urbano». «Ma - ha precisato - occorre affrontare una volta per tutte l'insediamento nelle aree di Cornigliano (ex Ilva) di un autoparco per la sosta giornaliera di 800 veicoli pesanti. È - ha sottolineato - l'unica area capiente e logisticamente integrata con i bacini portuali e la rete autostradale, coerente con il Programma straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale per gli investimenti urgenti nel bacino di Sampierdarena e quindi con il prolungamento della sopraelevata portuale, il varco di ponente e di collegamento verso i nodi logistici».
«Sbaglia - ha concluso Tagnochetti - chi pensa ad un semplice ricovero di mezzi pesanti. Si tratterebbe di uno strumento di forte competitività in quanto garantirebbe, come accade nei maggiori porti europei, l'efficientamento e il rafforzamento della capacità di sevizio del porto alla merce ponendo fine alla situazione insostenibile di aree a macchia di leopardo: in aeroporto (150 stalli circa) e in città (180 stalli ripartiti in tre aree in Bolzaneto ed Erzelli ) oltre a tutti i veicoli (stimiamo 500 circa) che invece parcheggiano in aree improvvisate o dismesse, nei dintorni dei terminali portuali e degli accessi alla rete autostradale, sta generando disagio e a volte pericolo per le popolazioni residenti oltreché per gli stessi autotrasportatori che lavorano senza nemmeno servizi di prima necessità».