Oggi a Messina,presso i cantieri navali di Intermarine (gruppo Immsi), la Guardia Costiera ha preso in consegna la nuova nave
Aurelio Visalli, terza di una classe di unità navali denominata “Angeli del Mare” progettata per la ricerca e il salvataggio in mare e dedicata al personale del Corpo che ha perso la vita durante il servizio, a cui è stata conferita la Medaglia d'Oro per l'altissima professionalità ed il senso del dovere.
Madrina della cerimonia di varo è stata la signora Tindara Grosso, moglie del 2° capo Aurelio Visalli, già in servizio alla Capitaneria di Porto di Milazzo, che ha perso la vita il 6 ottobre 2020 nell'eroico tentativo di salvare due giovani dalla forza del mare e al quale è stata conferita la Medaglia d'Oro al Valor di Marina.
La nave Aurelio Visalli, così come le gemelle Natale De Grazia, prima della classe, e Roberto Aringhieri, risponde alle caratteristiche di una nuova tipologia di navi pensate e progettate per assolvere al compito più importante che la storia e la legge affidano alla Guardia Costiera: la ricerca e il soccorso in mare, una missione, che la nuova unità potrà svolgere anche in condizioni meteomarine estreme.
La Aurelio Visalli si distingue per essere una delle navi del comparto SAR (Search and Rescue) più grandi al mondo, nonché la più lunga imbarcazione “autoraddrizzante” ed “inaffondabile” mai costruita in Italia. La nave, con dieci uomini di equipaggio, è lunga oltre 33 metri ed è dotata di un sistema avanzato di comando e controllo che assicura maggiore autonomia, maggiori capacità ricettive e una migliore logistica per l'equipaggio e per il ricovero di naufraghi. Ha una velocità massima di oltre 30 nodi e alla velocità di 28 nodi garantisce un'autonomia di oltre 1.000 miglia nautiche. La Aurelio Visalli è stata realizzata con fondi europei nell'ambito dei Fondi Sicurezza Interna 2014-2020 - Azione specifica 70.2.AS2.