Trentadue associazioni internazionali e operatori del settore marittimo hanno inviato una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nella quale evidenziano la difficile situazione di 331 marittimi che sono ancora bloccati sulle loro navi nel Mar Nero e nel Mar d'Azov a causa della guerra in Ucraina scoppiata quasi un anno fa. Nella lettera le associazioni chiedono all'Onu di affrontare la questione affinché tutti i marittimi e le loro navi possano lasciare l'area. «Riconosciamo e lodiamo le Nazioni Unite e la vostra leadership - hanno scritto le 32 associazioni - per la Black Sea Grain Initiative che l'Onu, con la Turchia, ha mediato con successo tra Ucraina e Russia. Ciò ha consentito il passaggio in sicurezza di spedizioni essenziali di cereali e fertilizzanti dall'Ucraina verso le popolazioni più bisognose e ha posto un freno alla spirale incontrollata dei prezzi del prodotti alimentari. Ci impegniamo a sostenere il continuo successo della Black Sea Grain Initiative, ma ciò non può avvenire a scapito della vita di marittimi innocenti. È necessario agire ora. Senza i nostri marittimi, la movimentazione di vitali spedizioni di cereali dai porti ucraini non sarebbe stata possibile. Anche se ci sono impedimenti per l'evacuazione dei marittimi e delle loro navi - hanno concluso le associazioni - questa deve comunque essere un'assoluta priorità, altrimenti poniamo a rischio la vita dei nostri marittimi e ciò è inaccettabile». La lettera è stata sottoscritta da Bahamas Shipowners Association, BIMCO, Confitarma, Cyprus Shipping Chamber, Daiichi Chuo Kisen Kaisha, Danish Shipping, European Community Shipowners' Association (ECSA), FONASBA, Iino Kaiun Kaisha, Intercargo, InterManager, International Chamber of Shipping (ICS), International Christian Maritime Association (ICMA), International Federation of Shipmasters' Associations (IFSMA), International Maritime Employers' Council (IMEC), International Maritime Health Association (IMHA), International Parcel Tankers Association (IPTA), International Union of Marine Insurance (IUMI), Intertanko, Japanese Shipowners' Association, Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line), Mitsui O.S.K. Lines (MOL), Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK Line), Sailors' Society, Seafarers Hospital Society, Stella Maris, Synergy Denmark, The Mission to Seafarers, The Seafarers' Charity, UK Chamber of Shipping, Union of Greek Shipowners e Verband Deutscher Reeder (VDR).
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