Oggi, a conclusione della propria ottantesima sessione, il
Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell'International
Maritime Organization (IMO) ha concordato la revisione della
strategia per la riduzione dei gas ad effetto serra prodotti dalle
navi stabilendo di raggiungere, rispetto alle emissioni prodotte
dal trasporto marittimo nel 2008, l'azzeramento delle emissioni
entro o attorno al 2050 e di fissare “punti di controllo
indicativi” al fine di raggiungere una riduzione delle
emissioni di almeno del 20% con l'obiettivo di salire al 30% entro
il 2030 e di almeno il 70% con un obiettivo dell'80% entro il 2040.
Originariamente la strategia per la riduzione dei gas serra
generati dallo shipping, che era stata adottata dalla
settantaduesima sessione del MEPC dell'IMO
(
del 13
aprile 2018), prevedeva un taglio di almeno il 40% delle
emissioni di carbonio entro il 2030 e una riduzione di almeno il 50%
delle emissioni di gas serra entro il 2050, sempre con riferimento
ai livelli del 2008.
Inoltre la nuova strategia prevede che entro il 2030 almeno il
5%, con l'obiettivo di salire al 10%, della domanda totale di
energia del trasporto marittimo sia fornita da combustibili o fonti
di energia a emissioni zero o prossime allo zero.
È stata fissata nel 2025 una revisione delle misure per
ridurre le emissioni di GHG dello shipping a cui si giungerà
sulla scorta dei risultati di una relazione sull'attuazione dei
provvedimenti che il MEPC presenterà nel corso della sua
ottantunesima sessione che si terrà nella primavera del 2024
e di una relazione conclusiva presentata nella sessione successiva
in programma nell'autunno del prossimo anno. Le nuove misure
dovrebbero essere approvate nel 2025 durante la sessione primaverile
del MEPC e quindi adottate nell'autunno successivo dal Comitato per
la protezione dell'ambiente marino dell'IMO.
L'organizzazione indipendente non a scopo di lucro International
Council on Clean Transportation (ICCT) ha realizzato una prima
comparazione tra gli effetti di quanto concordato dalla sessione del
MEPC che si conclude oggi e la strategia iniziale del 2018,
strategia iniziale - ha ricordato ICCT - che non era compatibile con
l'obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento
globale ben al di sotto dei due gradi Celsius e proseguire gli
sforzi per arrivare a limitarlo a 1,5° C. L'ICCT ha spiegato
che, sulla base delle proprie nuove stime, con la revisione della
strategia concordata questa settimana il trasporto marittimo
internazionale supererà la sua quota attuale del bilancio
mondiale di carbonio di 1,5° C entro il 2032 circa, ma non
supererà il bilancio globale di carbonio posizionandosi ben
al di sotto dei 2°C, ben al di sotto - ha precisato
l'organizzazione - che può essere interpretato come una
riduzione di 1,7°C.