Dopo la rinuncia del gruppo armatoriale Mediterranean Shipping
Company ad acquisire Terminal Darsena Toscana, la società che
gestisce l'omonimo terminal per contenitori del porto di Livorno
(
dell'
1
agosto 2023), si sono moltiplicate le supposizioni sul possibile
futuro di TDT, che è di proprietà della Gruppo
Investimenti Portuali (GIP) dei fondi InfraVia e Infracapital.
Quello che è certo è che al momento il gruppo
Compagnia Portuale Livorno non è coinvolto in alcuna ipotesi
di acquisizione di TDT. Lo ha reso noto il presidente del gruppo,
Enzo Raugei, smentendo voci - ha specificato - «di un nostro
coinvolgimento a compagini sociali pronte a rilevare TDT, in
alternativa alla situazione di stallo che si è notoriamente
venuta a creare». «Tengo a precisare - ha aggiunto
Raugei - che sia per Compagnia Portuale che per CILP, di cui siamo
soci al 50%, non esiste ad oggi nessuna ipotesi di intesa con
società armatoriali».
Raugei ha affermato che la preoccupazione è piuttosto
«per il protrarsi di una situazione di incertezza che potrebbe
non risultare compatibile con le attività economiche odierne,
tanto meno con l'attività terminalista. Un'operazione che
riguarda il più grande terminal del porto di Livorno - ha
osservato - a mio avviso, avrebbe dovuto essere annunciata e
divenire esecutiva subito dopo, purtroppo così non è
stato. Credo che in tale condizione sia il territorio che la città
dovrebbero battere un colpo».
«Livorno - ha proseguito il presidente del gruppo
Compagnia Portuale Livorno - nasce come porto e di porto ha sempre
vissuto ed un patrimonio come il TDT, che rappresenta per la nostra
città un pezzo importante di futuro, merita di essere
salvaguardato anche a costo di grandi sacrifici. Credo che la
comunità livornese non possa rimanere esclusa da quello che
oggi rappresenta il più grande terminal del porto e ancor di
più in futuro dalla Piattaforma Europa. Noi siamo pronti a
fare la nostra parte e, se dovesse essere utile, saremmo
disponibili, previo consenso dei nostri soci, a partecipare ad
iniziative di acquisizione delle quote del TDT insieme ad altri
imprenditori portuali locali e non, senza esclusione alcuna».
«La nostra storia e la nostra attività - ha
concluso Raugei - è da sempre stata caratterizzata per dare
il miglior servizio possibile a più armatori in modo
equilibrato e su più tipologie di merci, per questo riteniamo
utile e necessario sbloccare l'attuale situazione per guardare ad un
futuro di crescita e di consolidamento per il porto di Livorno».