Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e
l'amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri,
Pierroberto Folgiero, hanno firmato oggi a Palermo un contratto per
la costruzione di un nuovo traghetto ro-pax per un importo a base
d'asta di quasi 120 milioni di euro. La nave, che verrà
interamente realizzata nel cantiere navale di Palermo, sarà
di proprietà dell'ente regionale e svolgerà il
servizio di collegamento tra la Sicilia e le isole di Lampedusa e
Pantelleria.
Il traghetto, che sarà consegnato nel 2026, avrà
una lunghezza di circa 140 metri e circa 14.500 tonnellate di stazza
lorda. Potrà raggiungere i 19 nodi di velocità massima
e avrà una capacità di 1.000 persone e 200 automobili.
La nave sarà dotata di un motore dual fuel alimentato a
diesel e gas naturale liquefatto. Inoltre disporrà di un
impianto fotovoltaico che, grazie all'accumulo di energia in un
gruppo batterie, garantirà la permanenza in porto a emissioni
zero per circa quattro ore.
«La nostra - ha sottolineato Schifani in occasione della
firma - è la prima Regione in Italia a mettere in campo i
fondi che il Ministero dei Trasporti ha destinato ai collegamenti
via mare ed è la prima ad essere totalmente proprietaria di
un traghetto. Miglioreremo gli standard qualitativi e di sicurezza
dei trasporti navali per Lampedusa e Pantelleria, con una nave
moderna e che garantisce grande attenzione anche al rispetto
dell'ambiente».
L'assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità,
Alessandro Aricò, ha aggiunto che si tratta di «un
risultato straordinario: la Sicilia - ha spiegato - è la
prima Regione in Italia ad aver commissionato una nave, finanziata
ai sensi della legge 208/2015 che istituisce un fondo finalizzato
all'acquisto diretto per il miglioramento del trasporto pubblico. La
Regione - ha specificato Aricò - avrà la possibilità,
come previsto dal bando, di esercitare l'opzione per la
realizzazione di una seconda imbarcazione».
«L'aggiudicazione di questo ordine - ha commentato
Folgiero - rappresenta un test importante per Fincantieri. In un
comparto industriale che nel tempo si è trasferito in
cantieri asiatici, abbiamo l'opportunità di riportare in
Italia la produzione di traghetti, riabilitare le nostre competenze
storiche nel settore e dimostrare la capacità di essere
competitivi garantendo al contempo i più alti standard
produttivi, con benefici in termini di operatività e
sostenibilità che arriveranno fino all'utente finale. Punto
di forza del nostro progetto sono, ancora una volta, le tecnologie
per la riduzione dell'impatto ambientale, che intercettano le
esigenze della transizione energetica, destinate a delineare il
settore del trasporto marittimo di domani».