La Direzione Marittima della Campania ha reso noto che, su
delega del procuratore della Repubblica di Napoli, militari della
Guardia Costiera di Napoli hanno dato esecuzione ad un provvedimento
di applicazione di misure cautelari personali (custodia in carcere,
arresti domiciliari, obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria) ed interdittive (divieto di esercitare la professione
sanitaria) emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della
Procura di Napoli - sezione seconda “Reati contro la Pubblica
Amministrazione”, nei confronti di soggetti, gravemente
indiziati, a vario titolo, dei reati di corruzione e falso in atti
pubblici, alla cui realizzazione avrebbero contribuito pubblici
ufficiali dipendenti dell'Ufficio della Sanità Marittima e
personale appartenente al Ministero delle Infrastrutture, in
servizio presso la Capitaneria di Porto di Napoli, nonché
personale medico in servizio presso la sede INAIL di Napoli o presso
l'ASL nonché marittimi e vari intermediari.
La Direzione Marittima campana ha specificato che, secondo
quanto risulta dall'approfondita attività di indagine,
sarebbero emerse varie tipologie di illecito, tra cui, in
particolare: in alcuni casi, intermediari, in accordo con impiegati
della Capitaneria di Porto, avrebbero garantito ai marittimi il
conseguimento o il rinnovo di certificati di idoneità
professionale, rilasciati dalla Capitaneria di Porto in mancanza dei
requisiti previsti per legge; in altri casi, i marittimi avrebbero
conseguito il rilascio di certificazione medica senza che gli stessi
venissero sottoposti alle visite mediche; in altri casi ancora, i
marittimi avrebbero ottenuto di accedere indebitamente a benefici
previdenziali in seguito al rilascio da parte dei sanitari di falsi
certificati di malattia.
Tali attività sarebbero state commesse dai pubblici
ufficiali ai quali sarebbe stato corrisposto il pagamento di somme
di denaro o comunque il versamento di altre utilità.