Il contratto per la progettazione dell'intervento di dragaggio
del canale di accesso alla Stazione Marittima di Venezia è
stato aggiudicato all'associazione temporanea di imprese costituita
dalle società di ingegneria PROGER AQUA - Consorzio Stabile e
HMR Ambiente. La proposta dell'ATI è stata valutata, assieme
ad altre sei pervenute, dalla commissione di gara nominata da Fulvio
Lino Di Blasio, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale
del Mare Adriatico Settentrionale e commissario straordinario per la
realizzazione di approdi temporanei e di interventi complementari
per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna e ulteriori
interventi per la salvaguardia della Laguna di Venezia.
Con la gara relativa agli interventi di manutenzione dei canali
finalizzati al transito delle navi da crociera lungo il canale
Malamocco-Marghera, agli ormeggi temporanei di porto Marghera e
all'accesso alla stazione marittima, del valore di due milioni di
euro, sono stati aggiudicati all'ATI i servizi di redazione del
progetto di fattibilità tecnico-economica e studio di impatto
ambientale dell'intero intervento (compresi rilievi e indagini) e,
per il primo stralcio, della redazione del progetto
definitivo/esecutivo, delle attività di direzione lavori, di
coordinamento alla sicurezza in fase di progettazione, di
coordinamento alla sicurezza in fase di esecuzione.
Relativamente agli aspetti ambientali, l'ATI dovrà
svolgere specifici approfondimenti ambientali e idrodinamici oltre
ad apposite simulazioni di navigazione che andranno a identificare
il miglior equilibrio tra la manutenzione della cunetta di
navigazione e la dimensione delle unità navali in transito.
Primaria importanza è data alla valutazione degli effetti
dell'intervento in relazione al disinquinamento dei canali, alla
circolazione dei flussi mareali nei pressi del Ponte della Libertà
oltre alla ricostruzione di strutture necessarie all'implementazione
dell'equilibrio morfologico.
Il progetto, per il primo stralcio, prevede poi l'escavo
manutentivo del canale alla profondità di -8,0 metri con una
cunetta della larghezza di 70 metri. Il previsto volume di sedimenti
da rimuovere è di 655mila metri cubi per un investimento pari
a 21 milioni di euro.
A seguire verranno avviate le attività tecniche che
prevedono le indagini ambientali, la redazione del progetto di
fattibilità tecnico ed economica e la documentazione per
sottoporre il progetto alla procedura di Valutazione di Impatto
Ambientale e Valutazione di Incidenza Ambientale. Entro il prossimo
settembre verrà quindi sottoposta alla Commissione VIA la
documentazione necessaria e - a seguito del parere - verrà
avviata la redazione della progettazione definitiva/esecutiva.
«L'aggiudicazione - ha spiegato Di Blasio - ha
identificato un raggruppamento di aziende cui è stato
assegnato il miglior punteggio tecnico, pur in presenza di un
ribasso economico inferiore ad altre offerte. Vogliamo infatti
offrire alla città la soluzione tecnicamente più
completa perché l'equilibrio fra ambiente e portualità
è ormai da tempo il nostro punto di riferimento nelle
attività commissariali e non. Infatti, pur trattandosi di
attività ordinarie quali l'escavo manutentivo per riportare
un canale portuale alle quote previste da Piano Regolatore Portuale
vigente ed esistenti in passato, l'opera prevede la redazione di
contenuti necessari per essere sottoposte alla procedura di V.I.A. e
V.I.N.C.A. Inoltre, il progetto si integra con altre attività
in corso da parte dell'AdSP che riguardano l'area della attuale
Stazione Marittima con particolare riferimento alla realizzazione di
impianti di “cold ironing” per permettere la fornitura
elettrica alle navi da terra in modo che non utilizzino le navi i
motori in fase di ormeggio».