L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Meridionale ha reso nota l'avvenuta cessazione della materia del
contendere con la Versalis, società chimica del gruppo Eni,
relativamente ai lavori di realizzazione della cassa di colmata nel
porto di Brindisi, opera rientrante nell'ambito del progetto
“completamento della infrastrutturazione portuale mediante
banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il
pontile Petrolchimico e Costa Morena Est”. Ieri, infatti,
Versalis ha depositato una propria dichiarazione con la quale chiede
al giudice amministrativo di concludere il giudizio, chiudendo
pertanto bonariamente e definitivamente il contenzioso.
L'ente portuale ha spiegato che, dopo aver ascoltato le esigenze
rappresentate dalla Versalis al fine di garantire, in ottica di
potenziamento e di sviluppo delle attività della società,
l'operatività e la sicurezza delle movimentazioni dei
prodotti in ingresso e in uscita dal sito petrolchimico, si era
formalmente impegnata a posizionare una briccola e relativa
passerella in testata al molo in concessione alla società. La
briccola, o mooring dolphin, servirà in futuro ad assistere
al meglio il possibile ormeggio di naviglio diverso, rispetto a
quello attuale, consentendo l'attracco anche con sporgenza prua nave
rispetto a filo del molo attuale. Si tratta di interventi - ha
specificato l'AdSP - che, secondo quanto convenuto da entrambe le
parti, di fatto azzereranno le eventuali insorgenze di interferenze
tra la realizzanda cassa di colmata e l'operatività futura
del pontile Versalis e del sito petrolchimico.
La realizzazione della cassa di colmata, opera ritenuta
strategica per lo sviluppo del porto di Brindisi, a marzo 2022 era
stata inserita nell'elenco delle 15 nuove opere pubbliche complesse
da commissariare nell'ambito del cosiddetto “Sblocca
cantieri”. L'appalto rientra nel quadro economico dell'opera
denominata “Lavori per il completamento
dell'infrastrutturazione portuale, relativamente alla realizzazione
della colmata nell'area posta tra la radice del Molo Polimeri e la
foce del canale Fiume Grande”, a valere sul Programma di
interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e
complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per
un importo di circa 43 milioni di euro. Si tratta della somma più
rilevante di procedure d'appalto avviate in un porto nel Sud Italia,
dopo Palermo. Una volta realizzata la cassa di colmata, l'AdSP potrà
avviare il dragaggio dei fondali del porto pugliese.