L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale
ha annunciato l'avvio dei lavori di prolungamento e rafforzamento
della diga foranea Duca d'Aosta del porto di Napoli, un'opera
marittima tra le più complesse e costose mai realizzate nello
scalo campano. La prima fase dell'intervento, volto al ripristino di
una parte della diga che garantisce l'accesso in sicurezza delle
navi in entrata e uscita che è stata parzialmente danneggiata
da una serie di mareggiate degli ultimi anni, prevede la
ricostruzione del muro paraonde, per poi successivamente prolungare
l'infrastruttura di protezione del porto per tutta la sua lunghezza
di 2,6 chilometri, aggiungendo altri 200 metri circa di murata.
Questo primo stralcio, del valore di 92,7 milioni di euro, prevede
interventi di rafforzamento e interessa 1,1 chilometri di diga su
un'opera complessiva di circa 121 milioni di euro che è
inclusa in un più ampio intervento (“Prolungamento e
rafforzamento della Diga Foranea Duca D'Aosta”) finanziato per
complessivi 150 milioni con fondi complementari al Piano Nazionale
di Ripresa e Resilienza.
I lavori appena partiti - ha spiegato il segretario generale
dell'AdSP, Giuseppe Grimaldi - si sviluppano su una lunghezza di 800
metri, sul fronte lato mare, dove verrà realizzata una
scogliera rivestita da una mantellata in “tetrapodi”,
specifici per le dighe marittime. Sono previsti anche interventi
diffusi di ripristino, riparazione e consolidamento locale delle
strutture esistenti per tutti i 2,6 chilometri della diga “Duca
d'Aosta” e dell'antemurale “Thaon de Revel”. I
lavori dovranno terminare entro il 30 giugno 2026.
Intanto, alla fine dello scorso mese, nel porto di Salerno
l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale ha
consegnato il cantiere per l'avvio dei lavori di consolidamento e
adeguamento funzionale del lato di Ponente del Molo 3 Gennaio dello
scalo campano che dovranno essere ultimati entro fine giugno 2025.
Il Molo 3 Gennaio è utilizzato prevalentemente per le
attività di imbarco, sbarco e movimentazione merci varie,
oltre ad essere un'area di transito di gru da banchina.
A Ponente del Molo 3 Gennaio verranno installate paratie
verticali composte da pali metallici tubolari di grande diametro
lunghi circa 25 metri, che realizzano gli elementi strutturali
portanti, alternati a palancole metalliche a forma di “zeta”
che realizzano la chiusura tra gli elementi principali. La nuova
paratia di banchina, vincolata in testa con tiranti di ancoraggio,
verrà infissa a stretto ridosso della banchina esistente,
lunga 383 metri, per poi riempire in calcestruzzo l'intercapedine
tra banchina e paratia. Per motivi connessi alla stabilità
delle banchine le attività dovranno essere eseguite da mare
con l'ausilio di idonei mezzi marittimi. Sulle paratie verrà
realizzata una trave di correa in conglomerato cementizio armato su
cui saranno installati gli arredi di banchina quali le bitte di
ormeggio, i parabordi e le scalette di risalita. L'intervento
comprende anche la formazione di una pavimentazione di tipo
semiflessibile, specifica per aree portuali, per l'intera lunghezza
della banchina. Obiettivi principali dei lavori: riempire le
eventuali sgrottature presenti al piede delle banchine provocati
dall'azione delle eliche prodiere e poppiere delle navi, in modo da
ripristinare l'uniformità delle sollecitazioni sui terreni di
fondazione; eliminare il problema del dilavamento del terrapieno che
fuoriesce attraverso le fessure presenti tra i massi costituenti gli
attuali muri di sponda con conseguenti anomale deformazione dei
piazzali; adeguare le banchine - realizzate tra il 1969 ed il 1985 -
alle vigenti norme sismiche ed ai maggiori carichi conseguenti
all'incremento dei traffici portuali; infine, consentire il
programmato approfondimento dei fondali, come previsto
dall'Adeguamento Tecnico Funzionale del Piano Regolatore Portuale di
Salerno.