In una lettera congiunta indirizzata al ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, i presidenti delle
associazioni del settore ferroviario Fermerci e FerCargo, Clemente
Carta e Mauro Pessano, hanno denunciato che «le condizioni
insostenibili in cui gli operatori del settore ferroviario merci
sono costretti a lavorare, senza alcun riscontro o supporto
richiesto da mesi, rendono la situazione non più sostenibile.
Questo - hanno spiegato nella lettera - crea profondi disagi al
sistema industriale italiano e alle economie locali. Chiediamo con
forza un intervento urgente del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, guidato da Matteo Salvini, per evitare una crisi
disastrosa dalle conseguenze imprevedibili».
«Le continue interruzioni delle linee ferroviarie, causate
dai lavori del PNRR fino al 2026 - hanno proseguito Carta e Pessano
- stanno determinando una riduzione della capacità di
trasporto superiore al 50% nel 2024, con punte dell'80% durante i
mesi estivi. A ciò si aggiungono le chiusure dei valichi
alpini, tra cui il Frejus e il San Gottardo, che hanno gravi
ripercussioni sull'intero sistema logistico italiano. Questi
problemi, insieme a eventi naturali come le alluvioni in
Emilia-Romagna e Toscana e la crisi del Mar Rosso, stanno provocando
un crollo del traffico merci ferroviario, con una perdita del 3,2%
nel 2023 rispetto all'anno precedente e una previsione di ulteriore
calo del 6,7% nel 2024. Il danno economico stimato per il 2024 è
di circa 90 milioni di euro, con prospettive simili per i successivi
due anni».
«Questo contesto - hanno concluso i presidenti di Fermerci
e FerCargo - non solo impedisce lo sviluppo del settore e il
riequilibrio modale, ma rischia di compromettere l'integrità
e il futuro delle imprese e dei circa 15.000 lavoratori impiegati.
Ribadiamo la nostra disponibilità, in qualsiasi momento, a
confrontarci con tutti gli interlocutori istituzionali per
individuare e attuare immediatamente le soluzioni necessarie a
superare questa crisi».