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PORTI
Nel secondo trimestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Venezia è calato del -3,3%
Nei primi sei mesi dell'anno la flessione è stata del -6,5%
Venezia
9 agosto 2024
Come nei sette trimestri precedenti, nel secondo trimestre del
2024 il traffico delle merci nel porto di Venezia ha registrato una
flessione anno su anno, segnando tuttavia una ripresa rispetto ai
periodi trimestrali precedenti essendo stato pari a 6,16 milioni di
tonnellate, con una diminuzione del -3,3% sul secondo trimestre del
2023, di cui 4,99 milioni di tonnellate allo sbarco (-5,2%) e 1,17
milioni di tonnellate all'imbarco (+5,3%).
Nel solo settore delle merci varie, con un totale di 2,62
milioni di tonnellate, è stata totalizzata una flessione del
-1,1%, con le merci in container attestatesi a 1,29 milioni di
tonnellate (-2,4%) con una movimentazione dei contenitori pari a
128.311 teu (+1,2%), i rotabili a 638mila tonnellate (+4,3%) e le
altre merci varie a 694mila tonnellate (-3,4%). Più
accentuata la riduzione dei volumi di rinfuse. Le rinfuse secche
sono ammontate a 1,91 milioni di tonnellate (-6,5%), incluse 528mila
tonnellate di mangimi, foraggi e semi oleosi (+28,3%), 503mila
tonnellate di prodotti metallurgici (-42,3%), 474mila tonnellate di
minerali e materiali da costruzione (+26,2%), 111mila tonnellate di
prodotti chimici (+324,8%), 79mila tonnellate di carbone e lignite
(-59,2%), 74mila tonnellate di cereali (-29,2%) e 138mila tonnellate
di altre rinfuse solide (+142,1%). Il totale delle rinfuse liquide è
stato di 1,63 milioni di tonnellate (-3,1%), di cui 1,27 milioni di
tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (-2,1%), 271mila
tonnellate di prodotti chimici (-11,2%) e 93mila tonnellate di altre
rinfuse liquide (+12,1%).
Nel periodo aprile-giugno di quest'anno i crocieristi sono stati
202mila (+8,4%), di cui 181mila allo sbarco-imbarco (+10,3%) e
21mila in transito (-5,5%). Nel segmento dei traghetti il traffico è
stato di 22mila passeggeri (-18,4%).
Nella prima metà del 2024 il traffico complessivo delle
merci è stato di 11,71 milioni di tonnellate, con un calo del
-6,5% sui primi sei mesi dello scorso anno, di cui 9,40 milioni di
tonnellate allo sbarco (-8,3%) e 2,31 milioni di tonnellate
all'imbarco (+1,2%). Nel comparto delle merci varie sono state
movimentate 2,41 milioni di tonnellate di merci containerizzate
(-9,1%) realizzate con una movimentazione di container pari a
240.500 teu (-6,0%), 1,23 milioni di tonnellate di rotabili (+6,1%)
e 1,30 milioni di tonnellate di altre merci varie (-3,5%). Le
rinfuse liquide sono aumentate del +1,6% a 3,34 milioni di
tonnellate, mentre quelle secche sono diminuite del -16,0% scendendo
a 3,43 milioni di tonnellate.
Relativamente al primo semestre di quest'anno, l'Autorità
di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha evidenziato
che «i dati risultano influenzati in particolare dal drastico
calo della movimentazione di carbone (quasi 500mila tonnellate in
meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), attribuibile
alle politiche europee e nazionali relative alla transizione
energetica dell'economia. Rientra invece in un quadro generale di
andamenti ciclici il lieve calo del settore siderurgico. È
vero che l'industria pesante veneta e del nord Italia - ha rilevato
l'ente portuale - riporta ancora difficoltà nelle transazioni
con la Russia, dovute anche alla “guerra” dei sistemi di
pagamento, che rimane comunque il mercato di approvvigionamento più
conveniente rispetto alle alternative, quali il sud America;
tuttavia, il dato del siderurgico viene statisticamente confrontato
con lo stesso periodo del 2023, semestre in cui le rinfuse
siderurgiche avevano fatto registrare un valore record, per quanto
riguarda la serie storica almeno degli ultimi cinque anni,
assestandosi quindi, per il 2024, su valori mediamente nella norma».
«Quanto alle altre tipologie di merce - ha rilevato ancora
l'AdSP - l'agroalimentare si dimostra in sostanziale equilibrio tra
una perdita di 213mila tonnellate nella movimentazione di cereali e
un aumento di traffici di derrate alimentari e mangimi equivalenti a
oltre 203mila tonnellate. In leggera crescita (+2,1% sul semestre) i
prodotti petroliferi che invertono la tendenza negativa registrata
nel 2023. Crescono del +6% i ro-ro confermando il vivace
interscambio commerciale intra-mediterraneo, mentre, nel primo
semestre 2024, i container sono in calo (-5,9% teu) a causa della
crisi di Suez che ha fortemente penalizzato il settore nei primi
mesi dell'anno corrente (-26,9% registrato nel solo gennaio 2024
rispetto al dato del gennaio 2023) ma che sembra essere in corso di
assorbimento da parte del sistema portuale-marittimo dato che il
secondo trimestre (aprile/giugno 2024) appare in ripresa. In aumento
il traffico crocieristico (+13,8% rispetto al primo semestre 2023),
in particolare per quanto riguarda la modalità “home
port”, con oltre 214 mila passeggeri (cui si aggiungono i
circa 23.500 di Chioggia)».
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