Nei primi otto mesi di quest'anno i porti russi hanno
movimentato 596,2 milioni di tonnellate, con un calo del -3,1% sullo
stesso periodo del 2023. Le merci in esportazione sono ammontate a
470,2 milioni di tonnellate (-3,0%), quelle in importazione a 27,8
milioni di tonnellate (+7,2%), il traffico di transito a 45,1
milioni di tonnellate (+2,4%) e quello di cabotaggio a 43,0 milioni
di tonnellate (-12,6%).
L'associazione dei porti marittimi commerciali russi ha reso
noto oggi che il totale delle merci secche movimentato è
stato pari a 296,4 milioni di tonnellate (-3,3%), incluse128,8
milioni di tonnellate di carbone(-12,4%), 50,2 milioni di tonnellate
di cereali (+4,6%), 36,4 milioni di tonnellate di merci in container
(+10,8%), 28,6 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali
(+22,9%), 12,5 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-14,7%),
7,3 milioni di tonnellate di minerali (+8,4%) e 5,4 milioni di
tonnellate di rotabili (+0,2% ). Le rinfuse liquide hanno
totalizzato 299,8 milioni di tonnellate (-2,9%), di cui 181,6
milioni di tonnellate di petrolio greggio (-0,6%), 88,1 milioni di
tonnellate di prodotti petroliferi (-9,3%), 23,4 milioni di
tonnellate di gas liquefatto (+ 4,5%) e 4,2 milioni di tonnellate di
prodotti alimentari (+6,3%).
Il traffico complessivo nei porti della regione dell'Artico è
stato di 62,6 milioni di tonnellate (-4,8%), quello nei porti del
Baltico di 183,8 milioni di tonnellate (+1,1%), nei porti del bacino
del Mar d'Azov-Mar Nero 186,9 milioni di tonnellate (-7,4%), negli
scali portuali del Mar Caspio 5,6 milioni di tonnellate (+12,6%) e
il traffico nei porti russi dell'Estremo Oriente 157,3 milioni di
tonnellate (-2,3%).
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