Nei primi undici mesi del 2024 i porti russi hanno movimentato
815,1 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -2,0%
sull'anno precedente. L'associazione dei porti commerciali russi ha
reso noto che le merci in esportazione sono ammontate a 643,3
milioni di tonnellate (-1,7%), quelle in importazione a 39,1 milioni
di tonnellate (+11,0%), le merci in transito 59,6 milioni di
tonnellate (+0,6%) e il traffico cabotiero è stato di 73,1
milioni di tonnellate (-11,9%).
Il volume complessivo delle merci secche è stato pari a
407,1 milioni di tonnellate (-2,1%), incluse 173,7 milioni di
tonnellate di carbone (-10,3%), 69,7 milioni di tonnellate di
cereali (+6,0%) 50,6 milioni di tonnellate di merci containerizzate
(+11,3%), 39,3 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali
(+17,7%), 17,4 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-12,1%),
10,9 milioni di tonnellate di minerali (+23,8%) e 7,4 milioni di
tonnellate di rotabili (-0,1%). Il totale delle rinfuse liquide è
stato pari a 408,0 milioni di tonnellate (-2,0%), di cui 246,4
milioni di tonnellate di petrolio greggio (-0,7%), 119,7 milioni di
tonnellate di prodotti petroliferi (-7,1%), 32,6 milioni di
tonnellate di gas liquefatto (+5,5%) e 5,8 milioni di tonnellate di
prodotti alimentari (+14,0%).
Nel periodo gennaio-novembre di
quest'anno i soli porti russi del bacino artico hanno movimentato
85,9 milioni di tonnellate di carichi (-4,1%), quelli del bacino del
Baltico 251,1 milioni di tonnellate (+1,1%), i porti del bacino del
Mar Azov-Mar Nero 254,2 milioni di tonnellate (-5,0%), gli scali del
bacino del Caspio 7,6 milioni di tonnellate (+4,9%) e i porti russi
dell'Estremo Oriente 216,2 milioni di tonnellate (-1,4%).
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