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L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Settentrionale ha pubblicato il bando per l'affidamento della
fornitura di lavoro portuale nel porto di Chioggia, come previsto
dall'articolo 17 della legge 84/94, per la durata di quattro anni
rinnovabili per un altro quadriennio. L'importo complessivo a base
della procedura è pari a 960mila euro per un quadriennio.
L'AdSP ha specificato che il bando, che prevede come termine di
presentazione delle offerte il 31 marzo, conclude un lungo iter di
confronto con le rappresentanze sindacali e con i terminalisti e
tiene conto delle linee guida sindacali siglate nel luglio del 2023
rivolte in particolare all'introduzione di una clausola sociale a
tutela dei lavoratori e alla strategia di gara basata su due bandi
separati, uno per Venezia e uno per Chioggia. L'ente portuale ha
evidenziato che l'affidamento della fornitura di lavoro portuale
rappresenta uno sblocco per un servizio fondamentale per
l'operatività e la competitività dello scalo, servizio
oggi prestato dalla Serviport scarl in regime di proroga.
L'organico operativo ottimale dell'impresa autorizzata
all'erogazione del servizio a Chioggia è fissato in 20 unità,
compresi presidente e vicepresidente, con la previsione che agli
eventuali esuberi, pari a sette unità, sarà
assicurata, grazie anche all'accompagnamento dei sindacati, la
salvaguardia del posto di lavoro con priorità di assunzione
nello scalo veneziano. Tale percorso era stato stabilito nell'ambito
della redazione delle linee guida e a valle dei passaggi formali in
Commissione consultiva e in Comitato di gestione.
«Il porto di Chioggia - ha commentato il presidente
dell'AdSP, Fulvio Lino Di Blasio - ha margini di crescita e
potenzialità che stiamo cercando di valorizzare e rilanciare.
Fin dall'inizio abbiamo cercato di sostenere lo sviluppo dello scalo
introducendo nuovi settori di traffico, come ad esempio quello
crocieristico, e lavorando sull'efficientamento e l'implementazione
delle infrastrutture e dell'operatività portuale. Dare
prospettive credibili e stabili al lavoro portuale è un
ulteriore tassello della nostra strategia di rilancio. Strategia che
passa attraverso un costante dialogo con tutti gli operatori
portuali e l'amministrazione comunale».