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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 29 MARZO 2013
LEGISLAZIONE
LA ENVI APPROVA LA CONTROVERSA IMPOSTA SUL RICICLAGGIO DELLE
NAVI
La ENVI (Commissione sull'Ambiente del Parlamento Europeo) il 26
marzo ha votato a favore della bozza di relazione del parlamentare
europeo Carl Schlyter in ordine alla proposta di regolamentazione
del riciclaggio delle navi.
I membri del Parlamento hanno approvato il controverso
emendamento di compromesso che introduce un'imposta basata sul
tonnellaggio di 0,05 euro per tonnellata lorda, da applicarsi su
tutte le navi che fanno scalo presso i porti dell'Unione Europea, a
prescindere dalla bandiera che battono.
Questa proposta incrementerebbe notevolmente il costo degli
scali pressi i porti europei, con la conseguenza di un dirottamento
verso porti non dell'Unione Europea, di una distorsione dei modelli
di scalo e del ritorno a modalità basate a terra.
“Il risultato della votazione non rappresenta una
sorpresa” dichiara il segretario generale dell'ESPO Patrick
Verhoeven, “dal momento che i nostri sforzi per rendere
consapevoli i membri del Parlamento delle gravi implicazioni
dell'imposta sono andati a sbattere contro un muro, anche nel
confronto con quei membri della ENVI che hanno familiarità
con la natura competitiva del nostro settore.
Adesso, intraprenderemo le nostri azioni di lobby al fine di
convincere gli altri membri del Parlamento e gli Stati membri a
respingere questa dannosa proposta”.
Il Parlamento voterà in ordine alla relazione in seduta
plenaria l'11 giugno prossimo.
La proposta del relatore dell'ENVI di ottenere un mandato ad
intavolare trattative dirette con il Consiglio in vista del
raggiungimento di un primo accordo interpretativo è stata
respinta.
Ciò significa in pratica che l'attuale relazione della
ENVI, così com'è stata votata il 26 marzo, sarà
in prima battuta sottoposta a votazione in occasione della seduta
plenaria del Parlamento.
L'esito di tale votazione costituirà poi la base per
ulteriori trattative con il Consiglio.
Finora, gli Stati membri hanno cercato di far sì che la
proposta di regolamentazione fosse maggiormente in linea con la HKC
(Convenzione di Hong Kong) del 2009, che, unitamente alle direttive
sull'implementazione, costituisce una struttura globale finalizzata
a migliorare le condizioni da applicare alle operazioni di
riciclaggio mediante l'imposizione di obblighi rilevanti sia sugli
armatori che sulle infrastrutture di riciclaggio.
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