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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 15 SETTEMBRE 2017
LEGISLAZIONE
L'UNIONE EUROPEA SVELA LA PROPRIA VISIONE DI UN'ERA NUOVA ED
AUTONOMA NELLA STORIA DEL TRASPORTO MARITTIMO
La commissaria europea ai trasporti Violeta Bulc ai primi di
settembre ha delineato la visione finora più chiara che
l'Unione Europea ha ravvisato per lo sviluppo di un trasporto
marittimo autonomo nell'ambito del blocco e ha avvertito i dirigenti
così come i lavoratori che le regole sul lavoro potrebbero di
conseguenza cambiare in modo sostanziale.
In occasione di un seminario sul trasporto marittimo autonomo
svoltosi presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, la commissaria ha
descritto la realizzazione di navi autonome come una parte della più
ampia piattaforma di "una rete multimodale completamente
integrata" che potrebbe assistere alla fine di un'era in cui i
sistemi di trasporto vengono sviluppati singolarmente al chiuso,
spesso nascondendo il loro vero costo per la società e
l'ambiente.
"Un sistema di trasporto completamente integrato sarà
estremamente automatizzato e pertanto più sicuro ed
efficiente.
Gli utenti, le infrastrutture ed il carico saranno connessi
reciprocamente.
I dati ci consentiranno di gestire in modo migliore la capacità,
sia essa una strada, un container od un parcheggio.
In un sistema di questo tipo, una nave arriverà in porto
e, grazie ad internet delle cose, il carico stesso sarà
consapevole di dove dev'essere e quando.
I treni non lasceranno più i porti mezzi vuoti ed il
carico arriverà nelle proprie destinazioni in tempo ed in
perfette condizioni, avendo prodotto meno CO2, meno inquinamento
atmosferico, meno rumore e meno incidenti di quanto non accada oggi"
afferma la Bulc.
La commissaria ha ammesso, tuttavia, che questo sarebbe uno
"scenario perfetto" e ha richiesto ai regolatori di
perseverare nella riduzione del costo ambientale del trasporto.
"Ma una cosa è certa" ha aggiunto "il
tempo di pensare alle torri inaccessibili è finito.
Quando si tratta di trasporti, dobbiamo davvero pensare in
termini di ecosistemi".
La Bulc riconosce che questo potrebbe comportare enormi
cambiamenti nella forza-lavoro, aggiungendo che starebbero per
essere creati certi posti di lavoro "ai quali non si era ancora
pensato" e prevede che questo potrebbe significare la fine dei
tradizionali ruoli dei marittimi.
"Ci sarebbero conseguenze sulla gente che lavora nel
settore.
Non prevedo perdite di posti di lavoro, bensì cambiamenti
nei posti di lavoro.
La transizione richiederà nuove ed innovative competenze,
rendendo il settore più attraente per le generazioni
giovanili.
In futuro, il settore offrirà una più ampia
varietà di opportunità.
Ci saranno diversi modelli di attività che la futura
industria del trasporto marittimo autonomo dovrà creare.
In questo nuovo modello, ci sarà uno spostamento
dall'impiego a bordo all'impiego a terra" ha spiegato.
La sicurezza informatica rappresenta un'altra problematica,
afferma la Bulc: un gran numero di imprese del settore è già
stata colpita da attacchi informatici ed il potenziale di danni
diffusi è enorme.
Afferma la commissaria: "Il 20% delle imprese di trasporto
marittimo hanno ammesso di avere subito incidenti/attacchi inerenti
la sicurezza informatica, ma il numero dei casi potrebbe essere in
realtà molto più alto: le imprese non vogliono
ammetterlo pubblicamente.
I ritardi dovuti agli attacchi informatici sono una cosa, ma gli
scontri intenzionali sono ben altro".
La commissaria sostiene che l'Unione Europea penserà a
portare lo sviluppo della tecnologia in cima alla sua agenda, in
particolare con la Cina che è così ambiziosa nel
settore, e suggerisce che i regolatori dovrebbero necessariamente
adottare un tocco relativamente lieve nel proprio approccio alle
nuove strutture di trasporto marittimo.
"Dovremo pensare a come regolamentare le nuove strutture
armatoriali, dove la condivisione di risorse fra gli operatori
diventa sempre più comune.
I porti diventeranno poli veramente integrati per l'industria ed
il trasporto.
Ma chi pagherà le infrastrutture e questi costi come
saranno recuperati?
Stiamo assistendo alle problematiche correlate alla cosiddetta
economia condivisa con le piattaforme come Air BnB ed Uber: è
probabile che ciò diventerà una problematica ancora
maggiore in futuro.
Mentre dovremo regolamentare in qualche misura, dobbiamo anche
realizzare il giusto equilibrio in modo da incoraggiare
l'innovazione" ha concluso la Bulc.
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