La Commissione Europea ha portato oggi Austria, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia di fronte alla Corte di Giustizia UE. Le nove nazioni sono accusate di non aver trasposto nelle proprie normative entro lo scorso 15 marzo il primo pacchetto di misure sulle infrastrutture ferroviarie che prevedono l'apertura del mercato dei servizi ferroviari merci internazionali. Il pacchetto fa parte delle misure sulle infrastrutture ferroviarie varate dall'UE con tre apposite direttive. Sinora solo Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia e Olanda hanno notificato alla Commissione UE l'avvenuta trasposizione del primo pacchetto di misure, mentre il Lussemburgo non ha notificato la trasposizione di due delle tre direttive.
La Commissione ha comunque sottolineato che delle nove nazioni sotto accusa quattro (Austria, Germania, Regno Unito e Svezia) hanno già aperto il loro mercato ferroviario merci alla concorrenza. Ciò peraltro non le esenta dal notificare il recepimento delle normative comunitarie.
Oggi inoltre la Commissione ha chiamato di fronte alla Corte di Giustizia europea Belgio, Finlandia, Grecia e Olanda per non aver rispettato le normative comunitarie sulle navi da pesca e Austria e Olanda per non aver dato comunicazione entro il 27 dicembre scorso delle misure assunte per trasporre la direttiva sulle installazioni portuali per il trattamento dei rifiuti delle navi.