- Trasportounito-Fiap ha avviato una campagna di raccolte firme, che fa riferimento all'e-mail nosistri@trasportounito.org, con l'obiettivo - spiega oggi l'organizzazione dell'autotrasporto - di impedire che il nuovo sistema Sistri per il tracciamento elettronico del ciclo dei rifiuti, promosso dal ministero dell'Ambiente, «si trasformi in una penalizzazione fatale per il sistema economico e specialmente per l'autotrasporto, paradossalmente favorendo le attività clandestine».
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- Secondo Trasportounito, il sistema Sistri, «seppure importante ai fini della legalità e del rispetto dell'ambiente, così come imposto dalla normativa, nei tempi e nella complessità, impatta negativamente sul sistema economico e produttivo». «La questione centrale - precisa il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo - non è la volontà di impedire una maggiore trasparenza sul flusso dei rifiuti, bensì l'obbligatorietà dell'applicazione di un sistema che alimenta ulteriori adempimenti, procedure e costi, non è ancora sincronizzato con il Registro delle Imprese e l'Albo Gestori Ambientali, non evidenzia sistematicamente le targhe dei veicoli adibiti al trasporto, non garantisce uniformità fra le imprese ed è ancora confusionario rispetto alle numerose tipologie dei rifiuti. L'utilità del sistema Sistri, che dovrebbe garantire la sorveglianza di oltre 150 milioni di tonnellate di rifiuti l'anno, in un vortice di scadenze e procedure, rischia di appesantire le imprese e favorire le attività clandestine».
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